
Le temperature che calano, le giornate che si accorciano, l'intensità della luce che cambia. L'autunno è alle porte e non siamo gli unici ad accorgercene. Anche alberi e piante percepiscono questi cambiamenti e iniziano a perdere foglie per proteggersi dal peso delle neve che, depositandosi sulla chioma, metterebbe a rischio rami e tronco. La clorofilla non viene più prodotta e in poco tempo si decompone, mentre altri pigmenti di colore si liberano nelle foglie colorando la boscaglia di tonalità di giallo, rosso, arancione, viola e marrone.
E' il momento di infilare gli scarponcini di trekking e lasciare la città per osservare da vicino l'incanto del foliage autunnale e quindi voglio proporti alcune escursioni da fare in Piemonte a piedi, in treno e persino in autobus!
Siamo nel cuore dell'Oasi Zegna, a Bielmonte, nel Bosco del Sorriso. Già il nome mette di buon umore. Qui regna la natura incontaminata dell'Alta Val Sessera. Tra abeti, faggi e betulle, quello che ti propongo è un tragitto ad anello che parte dal Bocchetto Sessera, adatto sia agli adulti sia ai bambini. Proprio ai piccoli escursionisti sono dedicate tre aree di sosta di intrattenimento con sedute in pietra e grandi libri in legno di cedro profumato dove leggere le Favole del Bosco ispirate alla filosofia Steineriana.
Una passeggiata mette appetito e una sosta per rifocillarsi si può fare alla Locanda Bocchetto Sessera, dove vengono servite ricette della tradizione piemontese come la polenta concia, gli antipasti con le frittatine e i formaggini aromatizzati alle erbe.
Nella zona più bassa dell’Oasi Zegna, a 2 km da Trivero, in provincia di Biella, si trova il Santuario Madonna della Brughiera. E' una zona ricca di castagni meta perfetta per le famiglie che in questo periodo dell'anno escono, almeno una volta, in cerca di questo frutto di stagione. L'escursione consiste in una passeggiata ad anello in mezzo ai boschi e una volta conclusa si può visitare il Santuario, luogo di culto mariano e meta di pellegrinaggio, costituito da due chiese: la più grande risale al 1600 e custodisce un elegante pulpito in legno di origine valsesiana e una Natività del pittore cremasco Gian Giacomo Barbelli; la chiesa più piccola è invece originaria del Cinquecento.
Nel comune di Portula attraverso una strada delimitata da castagni secolari si raggiunge un altro santuario, quello della Novareia Portula (“piccola porta” che congiunge la Valsessera al triverese). In questa zona nel fine settimana del 20 e 21 ottobre si svolge la Festa di Castagnea e delle sue castagne, una celebrazione delle tradizioni e della cultura locale.
Avrai sicuramente sentito parlare del Trenino del Bernina, ma della Vigezzina scommetto di no. Eppure, è stata definita la ferrovia panoramica più bella d'Italia. Inaugurata quasi un secolo fa, nel 1923, la storica ferrovia Centovalli – Vigezzina propone un viaggio unico per osservare il foliage autunnale delle valli piemontesi.
Cinquantadue chilometri di ferrovia che collegano Domodossola, nell’alto Piemonte, alla svizzera Locarno, sul Lago Maggiore, 83 ponti e 31 gallerie tra valli, boschi e piccoli borghi di montagna.
Dal finestrino di questo treno bianco e blu puoi osservare le mille sfumature di rosso, giallo e arancione dei boschi e della valli, scorgere i borghi della bassa valle e i paesaggi delle cime delle montagne, Due ore per viaggiare da un capolinea all'altro e immergersi completamente nei colori suggestivi del foliage autunnale della Valle Vigezzo, conosciuta anche come la “Valle dei Pittori” per i suoi scorci unici e meravigliosi.
Se oltre a cercare scorci meravigliosi offerti dalla natura e dalle stagionalità, sei un amante della tavola e del buon vino, posso suggerirti cinque diversi itinerari tra rinomate cittadine storiche come Cherasco, Guarene e Bra e vere e proprie capitali del vino come Barolo, La Morra, Monticello d’Alba nei diversi Comuni di Langhe e Roero.
Ma non in macchina, a bordo di un autobus. Al costo di 15 euro, il biglietto vale l’intera giornata e si può salire e scendere dagli autobus tutte le volte che si vuole: non credo ci possa essere un modo migliore per girare in lungo e in largo per le Langhe senza pensieri, godendosi i colori dell’autunno e i sapori locali.