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Farmaci da banco contro l’influenza: il medico spiega come usarli in modo responsabile

Con il raffreddore è meglio aspettare o prendere qualche medicinale? Se ho mal di gola ma niente febbre come posso curarmi? Ecco i consigli del medico per utilizzare in modo corretto i farmaci da banco in caso di sintomi influenzali.
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Maria Teresa Gasbarrone 16 Gennaio 2023
* ultima modifica il 16/01/2023
In collaborazione con Dott. Ignazio Grattagliano Medico generale e professore di Medicina generale all'Università degli Studi di Bari

Durante i primi mesi della pandemia, quando regnava la paura, le scorte in farmacia erano diventate la normalità, quasi una gara a chi riusciva a portare a casa più pacchi di mascherine. Oggi, poi di due anni dopo, la carenza di alcuni farmaci registrata negli ultimi mesi in Italia e in Europa il copione sembra ripetersi. Questa volta però non si fa scorta di mascherine, ma di medicinali contro i sintomi influenzali: un atteggiamento che – avvertono i sanitari – rischia di aggravare il problema.

Oltre a evitare le scorte, ci sono altri consigli utili che puoi seguire per avere un comportamento responsabile verso la tua salute e quella degli altri. Li abbiamo chiesti direttamente a chi si occupa di salute per professione, il dottor Ignazio Grattagliano, professore di Medicina generale all'Università degli Studi di Bari e presidente Simg (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie ) Puglia.

Evitare le scorte di farmaci

Anche se dovuto alla paura di rimanere senza medicinali, fare accaparramenti di medicine che non ti servono nel momento presente è un atteggiamento che – sottolineano gli esperti – va evitato: anche se è vero che alcuni noti farmaci sono difficili da trovare al momento in commercio, "bisogna – rassicura il presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi), Andrea Mandelli fidarsi del farmacista, che saprà dare alternative ed evitare di fare scorte, togliendoli a chi ora ne ha bisogno".

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Valutare caso per caso

Ti sarà capitato di sentirti poco bene per un'influenza o un raffreddore e non sapere se chiamare subito il tuo medico o prenderti uno dei tanti farmaci da banco – cioè che non hanno bisogno di prescrizione medica – usati per i mali di stagione, come un antipiretico o antinfiammatorio. Allora, in quei casi non c'è una risposta giusta o sbagliata a priori, divi infatti tenere conto di due fattori:

  • gravità del sintomo
  • presenza di fattori di rischio preesistenti (malattie, condizioni di fragilità, età)

Chi può automedicarsi

Prendiamo ad esempio la classica sintomatologia influenzale – raffreddore, dolori articolari, febbre, mal di gola – di entità lieve o medio. "Ovviamente – spiega il dottor Grattagliano – il caso di un raffreddore o di un’influenza in un ragazzo sano di 25 anni è diverso da quello di una persona anziana con una serie di patologie pregresse, come diabete o malattie cardiache o renali".

Solo quindi persone sane e senza particolari fattori di rischio possono procedere con l'automedicazione. Chi invece presenta fattori di rischio deve sempre rivolgersi al proprio medico, perché in questi casi anche "un semplice antinfiammatorio potrebbe causare effetti collaterali a livello cardiaco, renale o gastroenterico".

Curarsi subito o aspettare

In fatto di salute spesso seguire il sapere comune potrebbe riservare brutte sorprese. Forse ti sarà capitato si sopportare il dolore pur di non prendere medicine, perché magari in passato hai sentito dire che "se le prendi troppo spesso, prima o poi non ti faranno più effetto". Ma è davvero così?

"Se parliamo di antinfiammatori o antipiretici, dobbiamo – spiega Grattagliano – sfatare questo luogo comune: non è vero che questi farmaci creano assuefazione". Quindi se hai mal di gola o la febbre puoi prendere quello che ti serve per stare meglio, ovviamente nel rispetto delle dosi e delle modalità indicate sul foglietto illustrativo.

Farmaci da banco: come sceglierli

Quando si parla di influenza ci si riferisce a una lunga serie di sintomi. I più comuni sono: raffreddore, mal di gola, tosse, dolori articolari o muscolari e febbre. Curare tutti questi disturbi allo stesso modo e con lo stesso medicinale non è corretto.

"La scelta del farmaco – aggiunge Grattagliano – dipende dal sintomo: in caso di febbre o dolori articolari  e muscolari si può assumere il paracetamolo, mentre se sono presenti sintomi come faringite o laringite, o più in genere uno stato infiammatorio – che può banalmente essere un mal di gola – allora è consigliato assumere un antinfiammatorio".

Antibiotici solo su prescrizione medica

L'automedicazione ha però dei limiti e soprattutto vale solo con i farmaci da banco e nelle dosi indicate dal foglietto illustrativo. "Uno degli errori più comuni tra i pazienti – spiega il medico – è quello di pensare che nel caso di un’infezione virale come l’influenza, il raffreddore o la faringite, possano guarire più velocemente assumendo un antibiotico. Così le persone spesso assumono le rimanenze che avevano in casa da precedenti terapie".

Questo è sbagliato per due motivi: prima di tutto "gli antibiotici non curano le infezioni virali, ma si prescrivono solo nei casi di complicanza batterica o quando c'è il rischio che questa si verifichi. Inoltre gli antibiotici, se assunti senza il parere di un medico, possono rivelarsi anche pericolosi per la nostra salute".

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Pastiglie per la gola e altri rimedi

Chi non ricorre alle "caramelle" per la gola quando inizia a sentire quel fastidioso bruciore? Se lo fai anche tu, stai tranquillo, non è sbagliato, ma tieni a mente anche questo prodotto contiene una percentuale di farmaco quindi non è il caso di esagerare: la dose consigliata è di rimanere entro le 3 o 4 pastiglie al giorno.

Se invece sei alle prese con un brutto raffreddore potrebbe aiutarti ricorrere ai lavaggi nasali con la soluzione fisiologica. "Per lo più si usano come rimedio per i bambini molto piccoli – spiega Grattagliano – ma possono essere utili anche per gli adulti e non hanno particolari controindicazioni". Per quanto riguarda invece gli altri prodotti farmaceutici acquistabili per curare il raffreddore, come stick o matite inalanti, il consiglio del medico resta quello di non abusarne perché il rischio è quello di peggiorare la situazione, che può degenerare in "complicanze del raffreddore come la sinusite".

Fonti | Ansa

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.