
Al genere di piante Hoya appartengono circa 200 specie, caratterizzate da piccoli fiori delicati e foglie cerose, da cui deriva il nome fiori di cera, con cui più comunemente sono conosciute. Per l'aspetto delicato dei fiori, che ricorda quello dei manufatti in porcellana, è detta anche "pianta del fiore di porcellana".
I fiori sono profumati, cerosi, piccoli, a forma di stella e crescono in infiorescenze a ombrello. I colori più comuni sono il bianco e il rosa pallido. Le foglie sono verdi e carnose.
Hoya è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Asclepiadaceae, secondo la classificazione standard, o a quella della Apocynaceae, secondo la classificazione APG. Comprende circa 200 specie, con caratteristiche diverse (alcune sono rampicanti, altre striscianti, altre ancora arbustive) ma accomunate dall'aspetto dei fiori. Tutte le varietà sono originarie di zone calde: Est Asiatico, Australia e alcune isole del Pacifico.
Le più comuni sono:
Altre varietà comuni sono la Hoya Pubicalyx, Hoya Longifolia, Hoya Linearis, Hoya Obovata e Hoya Lacunosa.
La Hoya in genere fiorisce da aprile a maggio e da settembre a ottobre. I fiori sono piccoli, stellati e cerosi, con cinque petali, e formano dei grappoli a ombrello, composti da 15-20 fiorellini.
I fiori sono molto resistenti, possono durare anche tutta l'estate, e vanno eliminati quando secchi, ma senza tagliare lo stelo, perché possano rifiorire.
Come abbiamo visto, i colori dei fiori possono variare a seconda della specie, i più comuni sono il bianco, il rosa pallido e il giallo. Anche la grandezza varia. Tutti sono molto profumati.
Le Hoya possono essere coltivate all'aperto o in appartamento. All'aperto crescono bene nelle zone con clima mite e vanno tenute al riparo dalle correnti forti. Al chiuso, hanno bisogno di un ambiente luminoso, ma non devono essere esposte al sole diretto.
Non hanno particolari esigenze, ma è bene scegliere il giusto terriccio, annaffiarle regolarmente e usare concimi se necessario. Vediamo nel dettaglio come coltivare la pianta del Fiore di cera.
Le Hoya hanno bisogno di un terriccio ben drenato e sabbioso, per evitare ristagni d'acqua. L'ideale è mischiare in parti uguali del buon terriccio universale, della sabbia e terriccio acido.
Il rinvaso va fatto solo quando il vaso diventa troppo piccolo per contenere le radici della pianta, non ha bisogno di rinvasi frequenti.
Le piante del Fiore di cera hanno bisogno di umidità, ma i ristagni d'acqua vanno evitati. Da marzo a ottobre vanno annaffiate poco ma spesso, senza lasciare mai il terreno asciugare del tutto. Quando fa caldo, è buona norma nebulizzare le foglie con acqua.
D’inverno invece inizia il riposo, per cui bisogna innaffiarle meno spesso, ogni 10-15 giorni, sempre evitando che il terreno si secchi completamente tra un'annaffiatura e l'altra.
La Hoya ha bisogno di molta luce, ma evitando il sole diretto, soprattutto in estate. All'ombra la fioritura viene penalizzata.
Il Fiore di cera teme il freddo, per questo in inverno la pianta va tenuta in casa, in un posto luminoso e riparato da correnti. Non viene danneggiata dall'aria secca creata dai riscaldamenti.
In autunno e in inverno non c'è bisogno di concimi. In primavera e in estate, invece, è possibile aggiungere all'acqua per le annaffiature del fertilizzante completo, circa ogni 20-25 giorni.
La moltiplicazione della Hoya può avvenire per seme e per talea. I semi freschi vanno piantati in autunno. Per raccoglierli, bisogna coprire i frutti con delle garze, perché tendono a "scoppiare" quando sono ben maturi e a lanciare quindi i semi nell'aria.
Per prelevare una talea, raccogliamo un ramo robusto di almeno quattro nodi, praticando con una forbice un taglio netto sopra uno dei nodi, quindi al di sopra delle foglie. Prima di invasarla, aspettiamo un giorno che il tessuto si cicatrizzi. A questo punto, prendiamo due bicchieri di carta da riciclare. Su uno dei due pratichiamo quattro fori con un punteruolo sul fondo e quattro lungo la circonferenza. Inseriamo qualche cucchiaio di perlite e poi la talea. Riempiamo fino all'orlo e prendiamo il secondo bicchiere. In questo versiamo un paio di centrimetri di acqua e poi immergiamoci il primo bicchiere. La perlite inizierà ad assorbire l'acqua e dopo una settimana saranno visibili le prime radici.
La Hoya viene spesso attaccata dagli afidi, soprattutto afidi gialli. Per eliminarli, possiamo provare a lavare le foglie con acqua e sapone di Marsia. Se non dovesse bastare, è necessario ricorrere a degli insetticidi appositi.
Se le foglie diventano molto scure, potrebbero essere state bruciate dal sole. In questo caso, dobbiamo spostare la pianta in un posto luminoso, ma lontano dalla luce diretta del sole.
Se le foglie ingialliscono, potrebbero essersi formati dei ristagni d'acqua a causa di annaffiature eccessive. Dobbiamo quindi diminuire le annaffiature e drenare il terriccio.
Se le foglie si seccano e cadono, invece, la pianta va annaffiata più spesso.