Da quando Elon Musk ha preso il controllo di Twitter, trasformandolo nell'attuale X, una vera e propria diaspora di personalità di spicco ha iniziato ad abbandonare la piattaforma. La ragione? Molte celebrità, giornalisti e attivisti stanno denunciando un aumento dell'odio, della disinformazione e della mancanza di sicurezza sulla piattaforma. Ma cosa sta succedendo realmente? E perché il comportamento di Musk viene definito “tossico” da testate internazionali come il Guardian?
Il passaggio di proprietà da Twitter a Elon Musk ha portato a una serie di cambiamenti controversi. Fin dall'inizio, Musk ha promesso una "libertà di parola assoluta", un ideale che si è rapidamente tradotto in una diminuzione delle politiche di moderazione dei contenuti. Il Guardian ha etichettato Musk come "tossico" proprio a causa delle sue scelte, che hanno reso X un ambiente molto meno regolato e più permissivo per i discorsi d'odio e la disinformazione.
Molti utenti, soprattutto quelli appartenenti a comunità vulnerabili, hanno iniziato a sentirsi meno al sicuro. Secondo il Guardian, la gestione di Elon Musk ha creato un "pozzo nero di bigottismo e aggressioni verbali". L'obiettivo di Musk di creare una piattaforma senza censure è stato accolto con preoccupazione, portando anche molte celebrità ad abbandonare la nave.
Diversi personaggi pubblici hanno fatto notizia abbandonando X e motivando apertamente la loro scelta. Tra questi troviamo Shonda Rhimes, creatrice di "Grey's Anatomy", che ha dichiarato senza mezzi termini: "Non starò qui a vedere cosa ha in mente Elon. Saluti". La cantautrice Sara Bareilles è stata altrettanto diretta, dicendo: "È stato divertente, Twitter. Me ne vado".
La cantante Toni Braxton ha spiegato la sua scelta parlando dell'aumento dei contenuti offensivi, dicendo: "Non è più uno spazio sicuro per me e per le persone di colore". Gigi Hadid ha definito X un "pozzo nero di odio e bigottismo" e ha lasciato X, mentre Whoopi Goldberg ha spiegato che la piattaforma è diventata "un disastro" e ha preferito uscire dalla scena digitale.
Anche altre figure come Ken Olin, produttore esecutivo di "This Is Us" hanno lasciato la piattaforma, lamentando un deterioramento del clima generale. Per loro, l'assenza di politiche di moderazione adeguate ha trasformato X in un luogo dove l'odio e la disinformazione possono diffondersi senza ostacoli.
Testate come il New York Times, NBC News e The Guardian sono state piuttosto critiche nei confronti di Elon Musk e della sua gestione di X. I titoli dei giornali spesso richiamano l'attenzione sull'aumento dei discorsi d'odio, sulla difficoltà di moderare i contenuti e sulla crescente preoccupazione per la disinformazione che circola liberamente sulla piattaforma.
La diminuzione delle risorse umane dedicate alla moderazione – una conseguenza dei licenziamenti in massa operati da Musk dopo l'acquisizione – ha solo peggiorato la situazione. Molte testate hanno sottolineato come questa scelta abbia contribuito a rendere X uno spazio più tossico e meno ospitale per coloro che cercano conversazioni genuine e sicure.
Anche in Italia, alcune figure di spicco hanno deciso di abbandonare X, pur senza fare molto rumore. Tra questi troviamo personaggi del mondo della cultura e del giornalismo, che hanno espresso preoccupazioni simili a quelle delle loro controparti internazionali. Lo scrittore Roberto Saviano, noto per il suo attivismo, ha disattivato il suo account per protestare contro la gestione lassista dei contenuti d'odio. Saviano ha più volte sottolineato come il clima di impunità abbia trasformato X in una piattaforma inospitale, specialmente per chi affronta temi delicati come la criminalità organizzata o i diritti umani.
Anche alcuni giornalisti italiani, come Enrico Mentana, hanno deciso di prendere una pausa dalla piattaforma, lamentando un eccessivo spazio lasciato a troll e provocatori, che hanno reso impossibile una discussione costruttiva.
Con l'uscita di tante personalità di spicco, X sta attraversando una fase di grande incertezza. La visione di Musk – che ha puntato tutto sulla libertà di parola senza filtri – ha finito per allontanare molti di coloro che avevano reso la piattaforma un luogo dinamico e stimolante. La domanda ora è se X riuscirà a riconquistare la fiducia degli utenti o se continuerà a perdere rilevanza nel panorama dei social media.
Nel frattempo, molte delle celebrità che hanno lasciato X stanno cercando nuovi spazi dove poter interagire con il pubblico in maniera sicura e rispettosa. Instagram, Threads e Mastodon sono tra le piattaforme che stanno beneficiando di questo esodo, offrendo spazi alternativi per la comunicazione pubblica, forse meno liberi, ma decisamente più sicuri.