Gelsomino o rincospermo? Che differenza c’è e come distinguere il “falso gelsomino”

Il gelsomino e il rincospermo, detto anche gelsomino rampicante o falso gelsomino, sono spesso confusi ma presentano delle differenze. Ecco come riconoscerlo.
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Francesco Castagna 29 Maggio 2024

Il gelsomino è una delle piante ornamentali e rampicanti più amate, sia per l'innegabile bellezza ed eleganza della sua fioritura, sia per il profumo estremamente intenso che emana all'inizio dell'estate. Tuttavia, spesso si confonde il gelsomino con il rincospermo, e viceversa, non sapendo che il rincospermo, rispetto al gelsomino, ha delle caratteristiche diverse.

Saperli riconoscere è importante, e non solo per la modalità di coltivazione, dal momento che uno dei due resiste anche in inverno. Ecco dunque come distinguere il gelsomino dal rincospermo e perché è importante fare attenzione con questa pianta così profumata. Le due piante si differenziano a partire dalla famiglia botanica, la forma dei fiori e delle foglie, il tipo di coltivazione, la crescita e il suo utilizzo. Ma vediamo insieme nel dettaglio cosa cambia tra l'una e l'altra pianta.

Il gelsomino

Il gelsomino è una pianta rampicante che fiorisce in primavera e che è davvero molto, molto profumata. I suoi fiori bianchi presentano delle foglie regolari e larghe (più larghe rispetto al rincospermo, come leggerai più avanti) e non è sempreverde. Ecco perché, in realtà, è raro trovarlo in tutta Italia.

Il rincospermo o falso gelsomino

Il rincospermo, che si chiama ufficialmente Trachelospermum jasminoides e che è conosciuto anche come gelsomino stellato o gelsomino cinese, è un rampicante come il gelsomino, ed è semplicissimo da coltivare perché parecchio robusto e resistente al gelo (rispetto al gelsomino più classico). Anche in questo caso i fiori spuntano tra la primavera e l'estate e sono estremamente profumati e inebrianti.

Le sue foglie sono verde brillante e molto robuste mentre il fiore (che lo rende riconoscibile rispetto al gelsomino) si presenta in forma di piccola stella, con i petali stretti e tubolari.

Le differenze tra gelsomino e rincospermo

Come anticipato nell'introduzione, le due piante si differenziano già a partire dalla famiglia botanica. Il gelsomino appartiene alla famiglia delle Oleaceae, genere Jasminum, mentre il rincospermo a quella delle Apocynaceae, genere Trachelospermum. I fiori sono diversi, anche se da lontano possono sembrare della stessa forma: il gelsomino infatti presenta un fiore con petali più larghi, generalmente sono sei di numero per ciascun fiore; il rincospermo invece ha un fiore con i petali più sottili, come se fosse una piccola stella, e generalmente sono cinque di numero. Se il gelsomino ha un profumo intenso e dolce, con petali dal colore bianco e a volte color crema, il rincospermo ha dei fiori con un profumo più leggero rispetto al gelsomino, e il colore può variare tra il bianco e il rosa. Le foglie inoltre sono composte da 3-7 foglioline lanceolate per il gelsomino, mentre il rincospermo ha foglie semplici, ovali o lanceolate, con bordi interi. Per finire, il gelsomino può crescere fino a un massimo di 5 metri, mentre il rincospermo arriva fino ai 10 metri di altezza.

Perché è importante riconoscere un falso gelsomino

Anche se non utilizzerai questi fiori per la fitoterapia e per i loro oli essenziali, devi sapere che se l'essenza del gelsomino ha diversi benefici, quella del rincospermo è al contrario piuttosto tossica. Se in giardino o sul muro di casa hai il rincospermo, quindi, dovresti fare attenzione, un po' come con l'oleandro, soprattutto se nei paraggi ci sono bambini o animali che potrebbero inavvertitamente toccarlo o leccarlo.

Il rincospermo, infatti, contiene delle sostanze dette alcaloidi, che sono nocive per l'organismo. Se ingeriti, quindi, i fiori del falso gelsomino provocano vertigini, problemi all'equilibrio, disturbi della vista, debolezza e sintomi di questo genere, fino a causare (all'estremo, in grandi quantità) paralisi e morte.

(Scritto da Sara Polotti il 10 giugno 2022;
modificato da Francesco Castagna il 29 maggio 2024)