
I bimbi della Generazione Beta, nati dopo la Gen Z e la Gen Alpha, sono i nuovi nativi digitali. Crescono circondati da smartphone, tablet e videogiochi, sviluppando competenze tecnologiche spesso superiori a quelle dei genitori.
Se da un lato questo rappresenta un’opportunità, dall’altro c’è il rischio che l’uso eccessivo dei dispositivi si trasformi in dipendenza digitale, limitando le esperienze all’aria aperta e l’attività fisica.
L’esperto di infanzia Evan Evans sottolinea che i bambini trascorrono sempre più tempo nelle “piazze virtuali” invece che in quelle reali. Una tendenza che preoccupa i genitori: secondo un suo sondaggio, il 68% non permette ai figli di giocare fuori casa senza supervisione, temendo per la loro sicurezza.
Secondo le linee guida dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), i bambini e i ragazzi tra i 5 e i 17 anni dovrebbero svolgere almeno 60 minuti di attività fisica quotidiana, alternando esercizi moderati a più intensi.
Inoltre, tre volte a settimana, dovrebbero praticare attività che favoriscano lo sviluppo muscolare e osseo, fondamentali per una crescita sana e per contrastare uno stile di vita troppo sedentario.
Per favorire uno sviluppo completo, Evan Evans ha individuato una lista di 20 attività che ogni bambino dovrebbe vivere entro i primi dieci anni di vita.
Le esperienze consigliate dall’esperto:
Queste esperienze aiutano i bambini a sviluppare autonomia, curiosità e fiducia in sé stessi, oltre a promuovere la socializzazione e un rapporto sano con la natura. Non si tratta solo di gioco, ma di momenti essenziali per il benessere fisico e mentale.
Secondo Evans, se un bambino non ha ancora provato queste attività, i genitori dovrebbero incoraggiarlo, così da garantire un’infanzia più equilibrata e meno dipendente dai dispositivi digitali.