Giacarta sta affondando: l’Indonesia è costretta a nominare una nuova capitale

Il governo ha annunciato che la nuova capitale si chiamerà Nusantara –“arcipelago” – e sarà costruita a quasi 2mila km di distanza dall’attuale capitale Giacarta, che oltre ad essere sotto pressione a causa dell’inquinamento e del traffico, sta sprofondando in alcune zone anche fino a 25 centimetri all’anno.
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Martina Alfieri 19 Gennaio 2022

Giacarta dovrà cedere il posto di capitale dell’Indonesia a Nusantara. Il suo nome significa "arcipelago" e di fatto, in quanto città, ancora non esiste. Il progetto di spostare la capitale era stato proposto già nel 2019, ma solo in questi giorni il governo indonesiano ha dato la conferma ufficiale di questo cambiamento storico per il paese.

È noto da tempo che Giacarta, con i suoi oltre 10 milioni di abitanti, è diventata una delle megalopoli più caotiche e inquinate al mondo. Inoltre, viene sempre più spesso colpita da alluvioni molto violente che causano danni a cose e persone. Ma c’è un altro problema che ha spinto il governo a decidere il trasferimento – idealmente entro il 2024 – delle sue istituzioni: la capitale sta affondando.

Alcune zone di Giacarta, che sorge sull’isola di Giava, continuano a registrare dei cedimenti del terreno che raggiungono fino a 25 centimetri all'anno.

"La nuova capitale ha una funzione centrale ed è un simbolo dell'identità della nazione, così come un nuovo centro di gravità economica", ha dichiarato al Parlamento il ministro Suharso Monoarfa.

Si stima che il trasferimento verrà a costare 466 trilioni di rupie (pari a 32,4 miliardi di dollari) e sarà uno dei più grandi interventi di progettazione architettonica che l’Indonesia abbia mai messo in atto.

Il nome Nusantara, scelto tra circa 80 opzioni e ancora contestato, vuole in effetti riflettere il carattere frammentario del paese del sud-est asiatico, configurato geograficamente appunto come un arcipelago.

Suscita delle perplessità, in particolare da parte del mondo ambientalista, anche la scelta dell’area in cui sorgerà la nuova capitale. Si tratta di un territorio, nell’isola del Borneo, molto prezioso dal punto di vista ecologico, attualmente ricoperto da foreste pluviali. Il timore è che i lavori di costruzione di Nusantara possano inquinare e provocare il disboscamento di questi territori, in parte ancora incontaminati e abitati da popolazioni indigene, che sentono minacciate le loro risorse e la loro cultura.