Giornate FAI di primavera: 4 luoghi che secondo noi dovresti visitare per conoscere il patrimonio culturale

Al via l’edizione 2022 delle “Giornate FAI di primavera”: approfittane per un weekend immerso nella natura e in luoghi di cultura.
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Francesco Castagna 26 Marzo 2022

Con l’arrivo della stagione primaverile e delle prime vere giornate di sole perché non approfittarne per uscire nel weekend? Potresti ad esempio trarre vantaggio da questo caldo e passare un fine settimana all’aperto. Ma come?

Tornano le Giornate FAI (Fondo per l’ambiente italiano) di primavera e riaprono ville, castelli, giardini e riserve naturali, che potresti visitare per scoprire tante curiosità e bellezze artistiche e naturali che forse non conosci. Nate nel 1993, le giornate hanno lo scopo di proteggere i luoghi fragili e promuovere il rispetto della natura, dell’arte e della storia. “Esci, vivi, fai” è il motto dell’evento e mentre iniziano le belle giornate, il FAI organizza una due giorni, oggi e domani, offrendoti un ottimo motivo per  non restare a casa e uscire.

Come partecipare

Quante volte ti è capitato di dire: “Questo weekend non so proprio cosa fare”. Tranquillo, è normale arrivare al fine settimana più stanchi che motivati. Noi proviamo a darti un motivo per partecipare: questo evento nasce con lo scopo di risvegliare lo spirito civico ed educativo degli italiani. Ecco perché i 145.500 volontari e 330.000 studenti sono a tua disposizione per sensibilizzarti sull’importanza e sul ruolo del nostro patrimonio culturale. Per partecipare alle attività basta iscriverti al FAI.

Sono oltre 700 i luoghi in tutta Italia che vengono aperti esclusivamente al pubblico questo weekend in 400 città. Una curiosità, che forse non sapevi, è che questi posti sono ora sotto la tutela del FAI tramite lasciti o donazioni, luoghi che generalmente non sono visitabili o che sono stati segnalati dai cittadini alle istituzioni con un censimento.

Noi abbiamo selezionato per te 4 proposte che potresti visitare, perché sono tutti posti che uniscono la natura alla cultura del luogo.

Villa Necchi-Campiglio a Milano 

Sicuramente se sei di Milano o conosci la zona ti sarà capitato di visitare Villa Necchi Campiglio, ma se ti dicessimo che è possibile farlo con il giardiniere, con il restauratore o esplorare tutti i suoi interni? Queste persone potrebbero regalarti qualche perla utile a far bella figura con amici.

Ecco per te due guide esclusive: il giardiniere Luca Dell’Acqua e i restauratori di Villa Necchi Campiglio. Il primo ti darà delle curiosità sugli esterni della villa: come vengono curate le piante, quante specie di camelie esistono, perché esiste un vero e proprio giardino nel centro di Milano. I secondi invece ti mostreranno l’arredo, ti parleranno di manutenzione dei materiali e degli oggetti della storica villa. Progettata dall’architetto Piero Portaluppi, Villa Necchi Campiglio aprì i battenti nel 1935 ed è un vero gioiello nel cuore di Milano. Al tempo era proprietà di una famiglia industriale lombarda, conosciuta per il marchio sulle macchine da cucire. Prima di morire, le sorelle Necchi decisero di lasciare la villa in eredità al FAI, che se ne prende cura dal 2001.

Grotta Guattari a San Felice Circeo, Latina 

Se abiti a Roma, o comunque nel Lazio, potresti pensare di fare una gita fuori porta e visitare Grotta Guattari. Nella zona di San Felice Circeo, a cinque metri dal livello del mare e a 200 dalla costa si trova una grotta nascosta dell’era preistorica neanderthaliana. La sua storia è particolare perché è stata scoperta per caso nel 1939 durante i lavori per l’estrazione di pietra calcarea. Al suo interno è stato ritrovato un cranio di homo di Neanderthal risalente a 70mila anni fa, per questo rappresenta un caso unico al mondo. Per la prima volta dopo anni, nelle giornate FAI sarà possibile visitare la grotta con un nuovo percorso di visita dotato di realtà virtuale e ricostruzione 3D.

I Giganti della Sila a Spezzano della Sila, Cosenza

Se ti trovi in Calabria dovresti fare un giro in un luogo incantato: la Sila. È una delle aree boschive più estese, la sua espansione è di 75.000 ettari e infatti per questo è stata chiamata “Il gran bosco d’Italia”. La riserva ha 400 anni di storia, la famiglia nobile di proprietari terrieri Mollo decise di piantare alberi su tutto il territorio per riparare il suo Casino dal vento e per permettere l’attività dei pastori. Questa è l’ultima testimonianza della “Foresta dei Bruzi”, perché faceva parte del territorio dei Bruzi nell’Antica Roma. Nel Parco Nazionale della Sila dal 2016 una parte è stata affidata al FAI: cinque ettari di paesaggio in cui si trovano 53 pini larici secolari alti fino a 45 metri. Vengono chiamati “Giganti” e per la loro storia sono i testimoni della storia del territorio. I volontari del FAI ti guideranno nella Riserva per fare trekking e un inedito viaggio con il treno-storico della Sila.

Giardino Pantesco Donnafugata a Pantelleria

Il nome dovrebbe ricordarti il famoso vino siciliano conosciuto a livello internazionale. Il terreno infatti apparteneva proprio all’azienda vinicola ed è stato donato nel 2008 al FAI, che lo ha completamente restaurato. Lo scenario è meraviglioso: al centro del giardino è presente una pianta secolare, la pianta d’arancio “Portogallo”, che vive grazie a delle tecniche agronomiche tramandate fino ai giorni d’oggi. Grazie alla tecnica del “giardino murato”, usata nel mediterraneo, il Giardino è in grado anche in assenza di irrigazione (anche per 300 giorni senza pioggia) di sopravvivere riproducendo specifiche condizioni climatiche. Hai presente quando cerchi di ostacolare il vento con le mani o allargando le braccia, per proteggere qualcosa? Ecco, il giardino murato funziona più o meno così: viene costruito un muro di pietre alto fino a cinque metri per proteggere la pianta, in modo da ripararla dai forti venti e trattenere il calore. Il giardino ha poi una piccola porta che serve soprattutto a raccogliere la pioggia piovana dei sentieri che conducono alla pianta, inoltre questa struttura raccoglie la pioggia con la condensa dell’acqua.  Gli esperti dell’azienda vinicola Donnafugata ti guideranno per una visita nel luogo che risale al 3.000 a.C.

Se non sapevi cosa fare questo weekend, questi sono solo quattro dei possibili spunti in tutta Italia. Il sito del FAI contiene anche altre alternative che potrebbero essere più vicine al luogo in cui vivi.