Giovanni Storti e il suo impegno ambientale: la sua protesta per salvare i tigli di Milano

Giovanni Storti ha protestato per l’abbattimento dei tigli e del grande glicine che sorgevano in Piazzale Baiamonti a Milano, opposizione che non è servita a fermare i lavori del Comune. Su Instagram poi ha commentato: “Il dissenso dei cittadini è solo fastidio? Forse sì”.
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Evelyn Novello 13 Ottobre 2023

L'impegno di Giovanni Storti, comico del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, per la salvaguardia del verde e della biodiversità è sempre più evidente. Sul suo profilo social sono visibili video non solo di spiegazione su alcune peculiarità botaniche ma anche di commento sulla situazione del verde urbano milanese. L'ultima vicenda che lo riguarda lo vede coinvolto nella protesta contro l'abbattimento degli alberi di Piazzale Baiamonti. Bellissima area verde in cui sorgevano 11 alberi secolari tra cui due grandi tigli e un fioritissimo glicine.

Se non sai di cosa stiamo parlando eccoti un riassunto. L'amministrazione comunale di Milano ha deciso la rimozione della vegetazione circostante il Piazzale per fare posto al Museo della Resistenza. Già da tempo la zona era presidiata da comitati che volevano impedire l'abbattimento del maestoso glicine, che, in parte è stato effettivamente risparmiato grazie a una variazione del progetto di costruzione. Nonostante le proteste dei cittadini e la promessa del sindaco Beppe Sala e dell'assessora al verde Elena Grandi, i due grandi tigli, però, sono stati abbattuti. Sul posto, martedì 11 ottobre, si erano radunati nell'area numerosi cittadini compreso lui, Giovanni Storti, che non solo ha sostenuto il comitato ma si è anche arrampicato sulla staccionata che delimita l'area dei lavori.

Storti non solo ha dimostrato pubblicamente la contrarietà dei milanesi a progetti urbani che non tengono conto della vegetazione presente, ma ha anche attaccato indirettamente l'amministrazione affermando che "i cittadini perdono sempre". In un video pubblicato poco dopo sul suo profilo Instagram ha ricordato che "il glicine è stato massacrato" e "dove adesso c'è un grande vuoto prima c'erano due grandi tigli e un nespolo" e poi ha chiuso chiedendosi: "il dissenso dei cittadini è solo un fastidio? Forse sì".