
Lampedusa è famosa per essere uno dei principali punti di approdo dei migranti provenienti dall'Africa, ma anche per le sue bellezze naturalistiche. Una piccolo gioiello, se ti è capitato di visitarla. Ora, ha senso per un'isola come Lampedusa un ponte da 20 milioni di euro, di fronte alla suggestiva Cala Salina, per collegare il porto vecchio a quello nuovo?
È la domanda che si sono poste le associazioni ambientaliste. Il progetto del nuovo ponte, che dovrebbe essere lungo 130 metri, ha infatti scatenato polemiche. "Progetto scellerato", "ponte dell'assurdo" sono solo alcune delle espressioni usate dagli ambientalisti. Ma che cosa ha che non va questo ponte, secondo loro?
L'accusa è che il viadotto verrà costruito su un'area sottoposta a vincoli di tipo paesaggistico e perfino archeologico. Lì vicino, sul fondale di Cala Sabina, sono stati infatti rinvenuti reperti storici. Legambiente Sicilia si oppone fermamente alla realizzazione dell'opera e l'associazione Mareamico ha presentato un esposto alla magistratura per accertare eventuali irregolarità del progetto.
Un collegamento tra il porto vecchio e quello nuovo era già stato previsto nel 2015 con l'ordinanza 39 del Cipe durante la precedente amministrazione ed è considerato dall'attuale sindaco di Lampedusa, Totò Martello, indispensabile per la viabilità dell'isola e la sicurezza dei cittadini.
"Attualmente per raggiungere il porto vecchio da quello nuovo e viceversa l’unica strada percorribile è quella che attraversa il centro della nostra cittadina. Che, per esempio, nel periodo estivo, quando ci sono i turisti, è isola pedonale. Se, dunque, per una qualunque situazione di emergenza, dei mezzi pesanti dovessero raggiungere uno dei due porti, ci sarebbero dei problemi seri", ha affermato il sindaco Martello al Quotidiano di Sicilia. Se dovesse arrivare il via libera, il primo cittadino di Lampedusa ha già fatto sapere di voler procedere alla pubblicazione del bando per la gara d'appalto. Ma secondo Italia Nostra onlus l'utilità del ponte è tutta da dimostrare.