Gli italiani sono più ambientalisti di quello che si crede: l’indagine di Ohga in collaborazione con Yougov Italia

Un’indagine di Ohga in collaborazione con Yougov Italia evidenzia come il tema dell’ambiente sia di interesse per il 38% della popolazione italiana. Ma se le fonti di informazione più utilizzate sono quelle generaliste, le più affidabili rimangono le pubblicazioni scientifiche e le testate giornalistiche a tema. Tra queste c’è anche Ohga.
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Gaia Cortese 15 Novembre 2021

A poche ore della chiusura dell’accordo finale della COP26 di Glasgow, il sentimento che permane è quello della delusione. La maggior parte delle aspettative di questo accordo sono state disattese e l’obiettivo principale della conferenza, quello di ridurre le emissioni dei vari Paesi, non è stato raggiunto. Un aspetto positivo però è che i Paesi partecipanti dovranno ridiscutere dell’argomento il prossimo anno, un passaggio che non era scontato, e che rappresenta una novità assoluta.

L’attenzione sulla conferenza era tuttavia elevata e questo dimostra come le principali tematiche legate alla salvaguardia dell’ambiente e alla riduzione delle emissioni non siano di interesse per pochi eletti. Anzi. Nell’ambito della partecipazione come sponsor di Ciaopeople agli Digital Innovation Days Italy, la testata giornalistica Ohga ha realizzato in collaborazione con Yougov Italia una ricerca sull’impatto delle comunicazioni che trattano il tema della sostenibilità.

Ne è emerso che l’ambiente è un tema prioritario per il 38% degli intervistati, dopo quello inerente la salute (54%) e quello che interessa il lavoro (49%).  In testa alle tematiche ambientali di maggiore interesse c’è l’inquinamento (64%) e lo smaltimento dei rifiuti (56%), ma tra gli ambientalisti uno tra i temi più sentiti è sicuramente quello del riscaldamento globale e degli effetti dei cambiamenti climatici.

A quali tematiche ambientali sei più interessato per ridurre il tuo impatto sul Pianeta?

Non si percepisce solo rabbia e preoccupazione per queste problematiche ambientali: dalle interviste realizzate è emerso anche un diffuso senso di responsabilità che sembra indicare una concreta volontà di agire, non solo di “stare a guardare”. Una volontà che si esprime soprattutto nell’interesse attivo nei confronti della raccolta differenziata dei rifiuti e in particolare della plastica, oltre a una maggiore attenzione per la riduzione dello spreco alimentare.

Dove invece emerge un sentimento di tristezza e delusione è proprio dove gli effetti dell’inquinamento si riversano più gravemente sull’ambiente e sulle specie animali. In particolare, preoccupa lo stato di elevato inquinamento in cui riversano mari e oceani, ma anche la graduale perdita della biodiversità e gli effetti dell’allevamento intensivo.

Ohga è nota al 7% della popolazione, ma l'awareness è più alta tra il pubblico femminile (9%).

Come abbiamo fatto ad arrivare a questo punto? C’è sicuramente una maggiore consapevolezza davanti a questa domanda. Senza dubbio si avverte anche un senso di “mea culpa” tra i cittadini intervistati, ma non per questo manca un atteggiamento responsabile.

La ricerca ha evidenziato anche come più della metà delle persone intervistate tenda a informarsi sulle principali tematiche ambientaliste attraverso documentari, pubblicazioni scientifiche e libri, considerati più affidabili rispetto a fonti più diffuse, come le generaliste e i social network. Tra i siti online, Ohga è un punto di riferimento in crescita, soprattutto per la fascia di utenti tra i 18 e i 24 anni (10%) e per gli over 35 (6%).