Gli oceani si riscaldano e gli squali bianchi migrano dove non si erano mai visti prima: l’ennesimo studio condanna il climate change

Le acque della Baia di Monterey, in California, con il tempo sono divenute più calde e ora stanno diventando la nuova casa di gruppi di giovani squali bianchi. Non è in gioco solo la sicurezza dei bagnanti: l’innalzamento delle temperature dovuto ai cambiamenti climatici sta mettendo sempre più a rischio gli habitat naturali e diversi ecosistemi marini.
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Kevin Ben Alì Zinati 14 Febbraio 2021

Le sorprese non sempre piacciono. Specie quando scopri che gli squali bianchi stanno nuotando e vivendo in acque in cui non erano mai stati avvistati prima: in un territorio non loro, diverso, che non è “casa”.

In gioco non c’è solo la sicurezza dei bagnanti e dei surfisti, che oggi in acqua potrebbero trovarsi una presenza non troppo piacevole. Anche se forse non sapevi che diversi studi hanno già dimostrato come il tasso di attacchi di squali in California sia diminuito di oltre il 90% dal 1950.

Il problema non sono gli squali ma le emissioni con cui abbiamo causato (e continuiamo a farlo) il cambiamento climatico e quindi l’innalzamento della temperatura degli oceani, la distruzione di habitat e degli ecosistemi.

L’allarme è arrivato dallo studio di un gruppo di ricercatori del Monterey Bay Aquarium, in California. Su Scientific Reports hanno descritto degli avvistamenti insoliti di giovani squali bianchi all'estremità settentrionale della baia di Monterey e nella zona di Aptos. Insoliti e senza precedenti perché tendenzialmente questi squali preferiscono le acque più calde nella Corrente della California meridionale: la temperatura dell'acqua nell'area di Aptos in media è di circa 13° ma negli ultimi anni è salita fino ai 21° registrati lo scorso agosto.

Secondo gli autori, tutto trova una causa ben precisa nel fatto che l’aumento delle temperature dell'acqua sta rendendo invivibili i loro habitat naturali, costringendoli inevitabilmente a spostarsi.

La temperatura dell'acqua nell'area di Aptos in media è di circa 13°, lo scorso agosto ha raggiunto i 21°

Così hanno raccolto i dati dai tag elettronici con cui, già dal 2002, avevano identificato un gruppo di giovani squali per monitorare gli spostamenti. Dopo aver analizzato 22 milioni di registrazioni relative a 14 squali, li hanno quindi confrontati con i dati di 38 anni di temperature oceaniche e hanno scoperto che vi era stato un significativo spostamento verso nord.

Come ti dicevo, a preoccupare non c’è solo il potenzie rischio aumentato per i bagnanti. Lo studio rafforza una volta di più quanto la scienza sostiene e certifica da (troppi) anni: gli animali e l’ambiente stanno subendo l’impatto dei cambiamenti climatici, il peso delle nostre scelte. È tempo quindi di ascoltare quanto ci sta dicendo il nostro Pianeta.