
Le città sono il fulcro dell’esistenza umana. Sono i luoghi in cui le persone vivono, lavorano, sperimentano, in cui si esprimono le potenzialità tecniche, le idee innovative, le capacità tecnologiche. Per tutte queste ragioni e molte altre, sono proprio le città a doversi rendere protagoniste di un cambiamento sostenibile in grado di coinvolgere tutti, a partire dalle amministrazioni fino agli stessi singoli cittadini.
È ciò di cui si è discusso questa mattina nel corso della seconda Conferenza nazionale delle Green City – Green City e adattamento climatico tenutasi al Politecnico di Milano, che ha visto la partecipazione di diverse personalità, locali e internazionali, attive nella promozione di stili di vita e politiche cittadine più sostenibili.
Al tavolo erano infatti presenti Emilio Faroldi, prorettore delegato del Politecnico di Milano, Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, Marco Granelli, assessore a Mobilità e Ambiente del Comune di Milano, Mauro Petriccione, direttore generale Clima della Commissione europea, Michiel Hustinx, manager sustainable city di Nijmegen, nominata European Green Capital 2018, Federico Pizzarotti, sindaco di Parma, città candidata allo European Green Capital Award 2022 e diverse altre personalità politiche e autorevoli sul tema clima e gestione ambientale.
Nel corso della mattinata, il tema delle politiche ambientali in ambito urbano è stato posto al centro di un intenso dibattito in cui tuttavia il consenso unanime risultava più che evidente. Infatti, a fronte degli ormai non più trascurabili segnali della deriva climatica in corso, la questione “Adapt or accept?” ovvero se adattarsi oppure accettare passivamente la situazione si è posta prepotentemente, lasciando spazio a una sola risposta. Adattarsi, naturalmente, abbracciando un nuovo modo di vedere e vivere la città, implementando la propria qualità di vita.
I modi per farlo, naturalmente, sono diversi. Da una migliore gestione dei rifiuti, all’informazione pervasiva per incentivare la conoscenza dei cittadini e quindi generare una maggiore consapevolezza del proprio impatto ambientale, alla piantumazione e l’implementazione del verde urbano fino alla spinta a una mobilità più sostenibile e accessibile, come ha ribadito l’assessore Marco Granelli da noi intervistato:
“Il settore della mobilità coinvolge una serie di comportamenti fondamentali che possono aiutarci a cambiare, perché include scelte che il cittadino può compiere ogni giorno. Il compito delle amministrazioni, in questo percorso, è quello di rendere i cittadini più consapevoli del fatto che un cambiamento nel loro modo di muoversi può aiutarci nella battaglia contro i cambiamenti climatici. Naturalmente tutte queste scelte possono essere fatte soltanto se l’amministrazione mette in campo delle opportunità che aiutino i cittadini a cambiare. È quindi necessario investire nel trasporto pubblico, renderlo accessibile a tutti e anche incentivare tutta la micro-mobilità come ad esempio bicicletta e monopattino, insomma tutti quei meccanismi che possono aiutare a lasciare definitivamente a casa l’auto. Questa è la sfida che il settore della mobilità deve affrontare per contribuire alla battaglia contro il cambiamento climatico.”
Momento fondamentale dell’incontro è stata la presentazione, da parte di Edo Ronchi, della Dichiarazione per l’adattamento climatico delle Green City, un documento articolato in dieci punti che si propone come guida di sostenibilità dedicata a tutte le città e alle loro amministrazioni per “promuovere un maggiore impegno delle città italiane per l’adattamento climatico”. Alla dichiarazione hanno già aderito diversi Comuni italiani tra cui Assisi, Belluno, Bergamo, Castelfranco Emilia, Casalecchio, Chieti, Firenze, Genova, Roma, Milano, Rimini, Torino, Siracusa e molte altre, che hanno deciso di provare a seguire le dieci indicazioni messe a punto in seguito ad attente e lunghe ricerche.