
Carte di caramelle, pacchetti di fazzoletti e tutta la plastica che ogni giorno porti con te senza saperlo. Simona Sanvito, in arte Vera Pravda, con la sua opera Green is Gold aiuta tutti noi a renderci conto di quanta plastica attraversa le nostra vita. Anche solo per qualche ora. Anche solo per qualche secondo.
Un telo steso a terra in piazza della Scala durante il Climate Strike del venerdì, un paio di forbici e della colla. Vera chiede ai passanti di donarle un pezzo della plastica che hanno in tasca, in mano o in borsa. Quasi tutti hanno qualcosa da dare. E quasi tutti hanno qualcosa da dire. Sull’uso della plastica, sulla loro intenzione di ridurla, sul fatto che “anni fa non ce n’era mica così tanta”.
Il risultato finale è un arazzo ricoperto di polietilene derivante da oggetti di uso comune, oggetti che sono diventati parte integrante delle nostre vite a tal punto da non essere nemmeno riconosciuti come plastica. Eppure vengono usati, spesso solo per qualche minuto, e poi buttati nel cestino. O peggio, per terra. Perché è “solo” un pacchetto di fazzoletti. O una carta di caramella. Ma dai un’occhiata al risultato finale, guarda bene l’opera Green is Gold. Ti sembra che, tutta insieme, questa plastica possa essere ignorata?
Così, anche l’arte diventa strumento di sensibilizzazione, attirando chiunque si trovi a passare di lì e raccontando loro in che modo anche un singolo centimetro di polietilene, se sommato ad altri, può fare la differenza.
Prova a dare un’occhiata nel tuo zaino, nella tua borsa, nelle tasche del tuo cappotto. Anche tu avresti qualcosa da dare a Vera per il suo arazzo?