A una trentina di chilometri da Amsterdam, Harleem, una cittadina olandese di 160 mila abitanti, ha deciso di vietare ogni tipo di pubblicità relativa al consumo di carne negli spazi pubblici urbani, vale a dire pensiline, mezzi di trasporto pubblico, cartelloni e schermi pubblicitari.
L’obiettivo è quello di ridurre il consumo di carne e gli allevamenti di bestiame con un taglio di un terzo del totale dei capi entro il 2030. Già proposta nel 2021 dal partito ambientalista GroenLinks (“sinistra verde”), l’iniziativa rientra in un ampio progetto del consiglio comunale di incentivare i cittadini a consumare meno carne in modo da dimezzare la concentrazione di azoto nei terreni e le emissioni di gas serra.
La decisione, come era facile potersi immaginare, ha sollevato anche qualche protesta, ma la consigliera comunale del partito ecologista GroenLinks, Ziggy Klazes, ha prontamente risposto che l’amministrazione non sta vietando il consumo di carne.
“Se le persone vogliono continuare a mangiare carne non glielo impediremo – ha dichiarato la consigliera Klazes al canale radiofonico Harleeem105 -, ma non possiamo dirgli che c’è una crisi climatica e, allo stesso tempo, incoraggiarle a comprare prodotti che fanno parte delle cause di questa stessa crisi”, .
Il divieto sarà applicato a partire dal 2024 dopo che la carne sarà aggiunta un elenco preesistente di prodotti considerati responsabili della crisi climatica e alla scadenza delle licenze concesse alle aziende produttrici di carne di fare pubblicità.