I 6 oggetti più inquinanti che tutti abbiamo a casa senza saperlo

Essere consapevoli di questi oggetti e cercare alternative più sostenibili è un piccolo passo che può fare una grande differenza. Optare per batterie ricaricabili, prodotti di pulizia ecologici, tessuti naturali e ridurre l’uso di plastica sono scelte che aiutano a ridurre l’impatto ambientale direttamente dalle nostre case.
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Redazione 3 Ottobre 2024

Nelle nostre case ci circondiamo quotidianamente di oggetti di uso comune, molti dei quali nascondono un impatto ambientale più grande di quanto immaginiamo.

Spesso ignoriamo che dietro ad articoli apparentemente innocui si celano materiali inquinanti che, se non gestiti correttamente, possono contribuire al degrado del nostro ecosistema.

Scopriamo insieme quali sono i sei oggetti più inquinanti che probabilmente tutti abbiamo a casa senza rendercene conto e come possiamo ridurre il loro impatto sull’ambiente.

1. Batterie

Le batterie, soprattutto quelle usa e getta, sono una delle fonti più comuni di inquinamento domestico. Contengono metalli pesanti come mercurio, piombo e cadmio, che possono contaminare il suolo e l'acqua se non vengono smaltite correttamente. Le batterie ricaricabili riducono l'impatto, ma devono comunque essere smaltite in centri di raccolta specifici per evitare dispersioni pericolose.

2. Prodotti per la pulizia

Molti detergenti domestici contengono sostanze chimiche tossiche che possono essere dannose per l'ambiente, specialmente se vengono scaricate negli scarichi senza trattamenti adeguati. Gli ingredienti presenti in alcuni prodotti per la pulizia, come ammoniaca, cloro e fosfati, inquinano l'acqua e possono avere effetti dannosi sugli ecosistemi acquatici.

3. Candele profumate e deodoranti per ambienti

Sebbene creino un'atmosfera piacevole, le candele profumate e i deodoranti per ambienti possono emettere sostanze chimiche nocive, come composti organici volatili (COV). Questi composti inquinano l'aria interna e, se le candele contengono paraffina (un derivato del petrolio), possono contribuire all'inquinamento atmosferico. Anche i deodoranti spray rilasciano particelle inquinanti nell'aria.

4. Abbigliamento sintetico

I tessuti sintetici, come il poliestere, l'acrilico e il nylon, derivano dal petrolio e rilasciano microplastiche durante i lavaggi. Queste microplastiche finiscono nelle acque di scarico, difficili da filtrare nei depuratori, e finiscono nei fiumi e negli oceani, danneggiando gli ecosistemi marini. A lungo termine, entrano nella catena alimentare e possono avere conseguenze anche sulla salute umana.

5. Elettronica obsoleta (e-waste)

Telefoni cellulari, computer, televisori e altri dispositivi elettronici diventano rapidamente obsoleti e spesso finiscono in discarica. L'elettronica contiene metalli pesanti e sostanze chimiche che, se non smaltiti correttamente, possono contaminare il terreno e l'acqua. La crescente produzione di "e-waste" è un problema globale in rapida espansione.

6. Imballaggi di plastica usa e getta

Molti dei nostri prodotti quotidiani sono avvolti in plastica monouso: bottiglie, vaschette, pellicole, sacchetti. La plastica non biodegradabile può rimanere nell'ambiente per centinaia di anni, contribuendo all'inquinamento degli oceani e alla creazione delle isole di plastica. Anche quando smaltiamo correttamente questi oggetti, solo una parte della plastica viene effettivamente riciclata.