
L'emergenza Coronavirus ha bloccato le persone in casa e non i bracconieri che hanno approfittato di questo periodo per dare la caccia ai rinoceronti in Sudafrica e Botswana . La specie è a rischio estinzione, ma i cacciatori continuano la loro attività illegale: nelle ultime settimane i casi di bracconaggio sono aumentati. L'organizzazione no profit Rhino 911, con a capo Nico Jacobs, combatte da tempo per salvaguardare la specie e attualmente sta fornendo un servizio di emergenza tramite elicotteri per aiutare gli esemplari del Sudafrica.
La situazione non è delle migliori anche nel Botswana. L'organizzazione Rhino Conservation Botswana ha scritto su Facebook che 6 rinoceronti sono stati uccisi, nonostante i confini fossero chiusi già da tempo. Risulta che, inoltre, 5 sospetti bracconieri siano stati uccisi dai militari del Botswana in due episodi differenti. L'attività di bracconaggio non è un evento raro in Africa, anzi.
Sono infatti migliaia gli esemplari di rinoceronte uccisi in Botswana e Sudafrica negli ultimi anni, ma non solo. Di recente in Sudafrica sono 9 i rinoceronti abbattuti da quando è partito il blocco, mentre il 25 marzo un rinoceronte bianco di 2 mesi è stato salvato: sua madre non ce l'ha fatta. Il giorno successivo, invece, salvati altri 2 rinoceronti neri: i corni, invece, sono stati letteralmente staccati dai bracconieri per la vendita illegale che frutta fior fiori di quattrini.