
Del fatto che i cavalli della Namibia, attrazione turistica del posto e patrimonio naturale africano, facessero fatica a sopravvivere a causa della siccità che ha colpito il loro habitat e degli attacchi delle iene che ne decimano i gruppi, era già stato dato allarme dalla Namibia Wild Horses Foundation ancora nel 2017. A quel tempo, secondo i dati disponibili, pareva fossero rimasti soltanto 40 giumente e 70 stalloni a popolare il deserto africano.
Questi cavalli selvaggi che da anni vivono nel deserto, infatti, hanno visto decimarsi le loro fonti di sostentamento come acqua, erba e fogliame, e subìto attacchi progressivi da predatori che colpiscono soprattutto i puledri e gli esemplari più magri, deperiti e deboli riducendo in modo consistente la riproduzione della specie.
Ma recentemente il governo della Namibia ha deciso di attivarsi per salvaguardare e proteggere questi animali così preziosi per il territorio. Il ministero dell’Ambiente e del Turismo della Namibia, infatti, ha attuato un piano di gestione e salvaguardia dei cavalli, introducendo nel Namib-Naukluft Park e del Tsau/Khaeb National Park, in cui vivono, delle recinzioni finalizzate a tenere lontani i predatori e rifugi in cui approvvigionarsi in periodi di grande siccità.