Gli alimenti fermentati fanno molto bene all’intestino, rafforzano il sistema immunitario e riducono il rischio di malattie cardiache. Secondo un nuovo studio, pubblicato su Neuroscience & Biobehavioral Reviews, possono anche aiutare la salute mentale grazie alla connessione tra il cervello e il sistema digestivo, che collega i centri cognitivi ed emotivi del cervello alle funzioni intestinali periferiche.
Il cibo, infatti, è in grado di aumentare i livelli di alcuni ormoni e neurotrasmettitori nel corpo, influenzando l’umore. Gli alimenti fermentati esercitano effetti profondi sull’asse intestino-cervello attraverso la modulazione del sistema enteroendocrino, influenzando gli ormoni intestinali come la serotonina, il neuropeptide Y, il peptide 1 simile al glucagone, la grelina e la somatostatina. Questi ormoni regolano la motilità, l’appetito e il rilascio di insulina.
I cibi ricchi di prebiotici e probiotici, inoltre, modellano il microbiota intestinale e migliorano la produzione di ormoni intestinali, in particolare GLP-1. Tuttavia, gli studi sull’impatto degli alimenti fermentati sulla sazietà non sono conclusivi e si osservano variazioni nel rilascio degli ormoni. Inoltre, gli alimenti fermentati possono alterare i livelli di grelina e leptina, contribuendo alla regolazione dell’appetito. Comprendere queste complesse interazioni è fondamentale per sfruttare i potenziali benefici per la salute degli alimenti fermentati.
Questa connessione microbiota-intestino-sistema immunitario-cervello è influenzata da diverse scelte dietetiche e di stile di vita nel corso della vita. Gli alimenti fermentati, un sottoinsieme delle strategie di intervento dietetico, possono quindi essere sfruttati per potenziare questa comunicazione bidirezionale.
Quali sono i cibi da consumare? Quelli che contengono probiotici, che aiutano ad aumentare la quantità di batteri intestinali sani – tra cui miso, yogurt, kombucha, kefir, kimchi, tempeh, pane a lievitazione naturale, crauti, sottaceti e alcuni formaggi– e quelli ricchi di prebiotici, che aiutano a nutrire i batteri intestinali sani.
Questo è uno studio preliminare e l’argomento deve essere approfondito, perché comprendere i fattori che modellano il microbioma degli alimenti fermentati e i metaboliti microbici aiuterà a rivelare l’impatto che questi fattori possono avere sul beneficio biologico. Infine, i ricercatori sono sicuri che gli alimenti fermentati costituiscono una parte vitale della prossima generazione di terapie basate sul microbiota mirate alla salute mentale.
Fonte | "Fermented Foods: Harnessing Their Potential to Modulate The Microbiota-Gut-Brain Axis for Mental Health" pubblicato su Neuroscience & Biobehavioral Reviews, il 24 gennaio 2024.