
Sono invisibili, ma sono ovunque. Sono le microplastiche rilasciate dai tessuti sintetici in lavatrice. L’aspetto grave della vicenda è che inquinano il nostro mare. Ogni carico di lavatrice, infatti, produce milioni di microfibre di dimensioni inferiori a 5 mm che non solo si riversano nel mare, ma una volta ingerite dagli organismi marini, entrano a far parte della catena alimentare. Succede perché per ogni lavaggio, almeno il 40% delle microfibre non viene trattenuto dagli impianti di trattamento e finisce nell’ambiente marino. Una volta raggiunto l’ecosistema marino, questi piccolissimi frammenti diventano molto pericolosi: iniziano, infatti, ad assorbire ogni sostanza tossica o inquinante che si trova nell’acqua (e si sa che, di questi tempi, il mare non eccelle per pulizia); scambiati poi per cibo, vengono ingeriti dai pesci di piccola e media grandezza che, se in un primo momento intossicano se stessi, finiscono per intossicare anche l’uomo, in cima alla catena alimentare.
Al ritmo di lavatrici che ogni famiglia fa quotidianamente, e con la quantità di indumenti in microfibra che vengono prodotti, se la situazione attuale è già preoccupante, immagina cosa dovremo aspettarci tra qualche anno. Per questo motivo, dopo aver ottenuto il divieto delle microplastiche nei cosmetici, l'Associazione Marevivo, ha recentemente lanciato la campagna di sensibilizzazione #stopMicrofibre; lo scopo è quello di far conoscere il problema alle persone e di sensibilizzarle sul pericolo rappresentato dalle microplastiche rilasciate dai tessuti sintetici in lavatrice.
Forse non potrai ripulire il mare dalle microplastiche e da altre sostanze tossiche, ma anche tu puoi fare qualcosa. Ridurre gli acquisti è la prima abitudine da imparare. Più si mette un freno alla produzione di abbigliamento in materiali sintetici, meglio è. E si sa, come cala la domanda, dovrebbe calare anche l’offerta. Lava meno, il che non significa che devi trascurare la tua igiene e quella della tua famiglia, ma che facendo maggior attenzione si può ridurre il carico della lavatrice. Lava poi a temperature basse impostando dei cicli di lavaggio brevi: non occorre infatti lavare a 90° per ottenere un bucato pulito. Infine, limita l'uso del detersivo. Il mare te ne sarà grato.