I dolcificanti al posto dello zucchero non aiutano a dimagrire, lo conferma l’Organizzazione mondiale della sanità

Utilizzare il dolcificante al posto dello zucchero non avrà alcun peso sui risultati della tua dieta. E questo vale sia per l bustina che scegli quandi arriva il caffè, sia per tutti quei prodotti “sugar free” che invece risultano incredibilmente dolci. Ecco cosa spiega l’OMS.
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Giulia Dallagiovanna 21 Maggio 2023
* ultima modifica il 22/05/2023

Hai presente quando a fine pasto ordini il caffè e siccome sei a dieta, opti per la bustina di dolcificante invece che per quella di zucchero? Ecco, non serve a nulla. Lo ha messo nero su bianco l'Organizzazione mondiale della sanità all'interno delle nuove linee guida sui più comuni sostituti del saccarosio, elaborate dopo un lungo lavoro di revisione scientifica di tutta la letteratura disponibile sull'argomento. Sì perché può sembrare un gesto banale, ma in realtà si porta dietro una serie di false credenze e abitudini scorrette sul tema della perdita di peso, dell'obesità e, in generale, dell'alimentazione equilibrata.

Secondo gli esperti dell'OMS, non dovresti assumere più di 50 grammi di zuccheri al giorno, pari a circa il 10% dell'apporto energetico quotidiano. Attenzione, però, si parla di zuccheri aggiunti, quindi i monosaccaridi e i disaccaridi, che puoi trovare ad esempio nelle bibite zuccherate, nei succhi di frutta, negli snack o nei cereali per la colazione. Ci si riferisce quindi al saccarosio, certo, ma anche al maltosio, al glucosio o al fruttosio. A meno che questi non siano già presenti nell'alimento che stai mangiando, come accade ad esempio per un frutto o una verdura.

Si tratta di carboidrati semplici, che contribuiscono a un rapido innalzamento di insulina e glicemia nel sangue. All'interno di questa soglia devono essere però inclusi anche gli edulcoranti sintetici, come l'aspartame, l'acesulfame K o il sucralosio. Tutte quelle sostanze insomma che possono essere aggiunte a un cibo o una bevanda per aumentare il loro potere energetico e per renderli, banalmente, più gradevoli al palato.

Quando vengono utilizzate al posto del saccarosio, possono dare l'impressione di essere più dietiche, se non addirittura salutari. Impressione confermata anche da espressioni come "zero zuccheri", "senza zucchero" o "light". In realtà, spiega l'OMS: “Sostituire gli zuccheri liberi con dolcificanti non zuccherini non aiuta le persone a controllare il proprio peso a lungo termine. Abbiamo visto una lieve riduzione del peso corporeo nel breve termine, ma non sarà duratura”.

Questo non significa che i dolcificanti, o gli zuccheri in generale, vadano assolutamente evitati ma che ogni alimento deve essere assunto nelle giuste quantità. Se quindi stai cercando di ridurre il quantitativo di zuccheri presente nella tua dieta, la dura verità è che dovrai mangiare meno alimenti trasformati e puntare piuttosto sui cibi già dolci per natura, come appunto la frutta.

Le nuove raccomandazioni dell'OMS sono pensate per informare ed educare sulle abitudini alimentari sane da mantenere per tutta la vita, in modo da proteggere la propria salute e ridurre il rischio di malattie non trasmissibili in tutto il mondo. Tieni presente, però, che si riferiscono a persone che non hanno già ricevuto una diagnosi di diabete. In quel caso infatti, è bene chiedere al proprio medico quali siano le regole da seguire a tavola.

Fonte| Organizzazione mondiale della sanità;

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.