
Con il ritorno dei lupi sulle montagne il rischio di estinzione per la specie è scampato, almeno per il momento visto che le insidie che minacciano gli animali selvatici non mancano. Da uno studio pubblicato sulla rivista Biological Conservation emerge che spesso e volentieri i lupi si accoppiano con dei cani, generando i famosi ibridi. Questi esemplari nascono quindi da un incrocio di due specie differenti e rappresentano per gli scienziati un rischio per la biodiversità.
Attualmente, secondo i dati della red list dell’Iucn, il lupo non rischia l’estinzione, ma si registra comunque una “minima preoccupazione” e questo non bisogna dimenticarlo dopo tanti anni di progetti per il ripopolamento.
Lo studio è stato condotto da un gruppo di ricercatori provenienti da tutto il mondo tra cui anche gli scienziati dell’Università de La Sapienza di Roma. I dati mostrano come gli ibridi, nati dall’accoppiamento tra un lupo e un cane, siano presenti in tante popolazioni d’Europa. Questo fenomeno è stato trattato anche dalla Convenzione di Berna che parla della conservazione della vita selvatica e degli habitat naturali in Europa.
Generalmente il cane è un animale domestico, ma quando si trova in condizioni di degrado non è escluso che si accoppi con il lupo e generi degli ibridi fertili. Questa riproduzione sarebbe un rischio per l’identità genetica del lupo poiché potrebbe modificare il loro comportamento e quindi condizionare il futuro della specie.
Il lupo si sta riproducendo in tantissime zone d’Europa anche se la sua espansione sta portando la specie a vivere in zone rurali dove il contatto con i cani è più frequente. Non bisogna dimenticare un altro aspetto cioè lo smembramento dei branchi causato soprattutto dalle attività di bracconaggio che, di conseguenza, provoca l’aumento degli accoppiamenti tra lupi e cani.
Attualmente gli ibridi sono soltanto una minima parte della popolazione dei lupi, ma l’attività di prevenzione potrebbe evitare problemi in futuro. I ricercatori parlano dell’assenza di monitoraggio per gli ibridi con tanto di rilevazione numerica degli esemplari.
Gli scienziati chiedono inoltre maggiore tutela per la gestione dei cani senza padroni e degli ibridi. Gli ibridi devono essere tutelati dal pericolo del bracconaggio.