La Cannabis, o Canapa, è una pianta erbacea il cui utilizzo, in ambito tessile, è testimoniato da ritrovamenti che risalgono al Neolitico (età della pietra). Questa pianta, però, può anche essere utilizzata a scopo terapeutico o ricreativo. Vediamo insieme quali possono essere gli effetti sulla salute secondari a un uso ricreativo della cannabis.
Partiamo dal presupposto che studiare gli effetti tossici della Cannabis non è semplice perché vi sono numerose variabili che vanno a incidere. Un esempio è dato dalla variazione di concentrazione di principi attivi. Un altro limite è rappresentato dalla modalità di assunzione, poiché spesso viene assunta per via inalatoria (fumata) associata al tabacco, il che rende difficile capire quale delle due sostanze apporti un ruolo principale nell’insorgenza di patologie respiratorie oppure oncologiche. In più c’è da aggiungere che la via di distribuzione è illegale, motivo per cui è difficile reclutare volontari che vogliano far parte degli studi, così come non è semplice avere sempre una sostanza che conservi caratteristiche di purezza e concentrazione di principi attivi.
La Cannabis contiene numerosissimi princìpi attivi fra cui, i più importanti sono :
La Cannabis produce effetti intensi e rapidi potendo causare rischi a lungo termine per la salute. Uno dei primi effetti, a seguito dell’assunzione, è rappresentato da un aumento della frequenza cardiaca (tachicardia) e della pressione sanguigna. A questo si aggiungono:
In seguito si va incontro a uno stato di pace, di rilassamento, esperienze introspettive e difficoltà di movimento. Risulterà difficile pensare, concentrarsi e muoversi.
In seguito ad un abuso di questa sostanza si possono presentare effetti collaterali come ansia, depressione, allucinazioni, deliri e psicosi. A questi si possono aggiungere problemi di fertilità e, nelle donne gravide, un abuso può determinare problemi cerebrali nel nascituro.
Va da sé che gli effetti a cui si va incontro dopo aver assunto Cannabis a scopo ricreativo, quella in cui è presente più THC, variano in base alla predisposizione dell’assuntore, alla sua personalità, alle condizioni psicologiche e alla presenza di condizioni cliniche.
Il consiglio è quello di rivolgersi a canali legali per l’acquisto di Cannabis (CBD), la cui assunzione determina effetti terapeutici e non si corre il rischio d’incorrere in effetti collaterali importanti poiché la sua produzione segue un iter ben preciso e controllato. Insomma, come sempre, fatene un uso consapevole.