I primi interventi del piano siccità in cinque Regioni italiane

La Cabina di Regia per contrastare l’emergenza siccità ha stanziato i primi finanziamenti in cinque Regioni italiane.
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Francesco Castagna 8 Maggio 2023

Al via il piano di interventi per mettere in sicurezza le infrastrutture e per contrastare la crisi idrica che sta minacciando l'Italia. Lo annuncia il Governo con una serie di interventi iniziali che vengono finanziati con un "tesoretto" di almeno 100 milioni di euro, che prevede azioni in cinque diverse Regioni del Paese.

Si tratta della prima tranche di interventi annunciata dal vicepresidente del Consiglio e ministro Matteo Salvini che ha presieduto la Cabina di regia sulla crisi idrica lo scorso 4 maggio. "L’iniziativa del dicastero di Porta Pia è la prima risposta, concreta, dopo aver verificato in tempi brevissimi i fondi disponibili e le necessità degli enti locali", si legge in una nota governativa.

A tal proposito, Matteo Salvini ha affermato all'inaugurazione di Samoter in Fiera a Verona che "Non è possibile che si passi da una settimana all'altra dall'emergenza siccità all'emergenza alluvione come accade in Emilia Romagna. Vuol dire che l'acqua quando cade va trattenuta, vuol dire che ci sono dighe ferme da troppi decenni per colpa dei ‘signori del no".

Ma quali sono le Regioni che riceveranno i primi finanziamenti? E quali i primi interventi? La Cabina di Regia presieduta dal commissario speciale Nicola Dell'Acqua e coordinata dal vicepremier Matteo Salvini ha deciso che i primi interventi spetteranno a Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Lazio. Di queste cinque, secondo gli ultimi dati ISTAT disponibili, solo il Lazio fa parte delle cinque Regioni dove si perde più acqua.

Gli interventi

A partire dalla Lombardia, la Cabina di Regia ha stabilito che il primo intervento dal quale partire è la realizzazione di nuove opere che serviranno a regolare il lago d'Idro per un importo di circa 33 milioni di euro. Si tratta di uno stanziamento che andrà a integrare dei fondi già previsti dalla Regione. Gli interventi sono necessari, poiché c'è bisogno di "sostituire gli attuali manufatti di scarico e di regolazione non più in grado di garantire la sicurezza dei territori rivieraschi e vallivi".

Per la Regione amministrata da Luca Zaia, il Veneto, che ha già previsto un piano per affrontare la siccità proprio insieme all'ex collaboratore (ora commissario del Governo) Nicola Dell'Acqua, i finanziamenti serviranno per l'adeguamento dello sbarramento antisale alla foce dell'Adige con bacinizzazione dal fiume per il contenimento dell'acqua dolce a monte dello stesso. Anche per il Veneto si tratta di un'integrazione dei finanziamenti che ammonta a 22 milioni di euro.

Per il Piemonte invece sono necessari interventi per circa 28 milioni di euro circa, finalizzati alla manutenzione straordinaria delle gallerie e di alcuni tratti di canale del Canale Regina Elena e Diramatore Alto Novarese. Il fine è il miglioramento della tenuta idraulica "del trasporto della risorsa idrica e del risparmio idrico, nei comuni di Varallo Pombia, Pombia, Marano Ticino, Oleggio, Bellinzago Novarese e Cameri in provincia di Novara".

Interventi di riqualificazione per 5 milioni di euro sono previsti anche per l'Emilia-Romagna per le opere di derivazione dal Canale Emiliano Romagnolo lungo l'asta principale. Altri 8 milioni circa verranno utilizzati invece per "opere di stabilizzazione e di ripristino dell'efficienza nel tratto Attenuatore (progressiva 0,098 km) – Reno (progressiva 2,715 km) del Canale Emiliano Romagnolo".

Il Lazio invece utilizzerà i 6 milioni di euro previsti per realizzare l'nterconnessione per il riutilizzo dell'impianto di depurazione Fregene – adduttrice consorzio bonifica totale.