I prodotti sostenibili piacciono agli italiani, ma non devono costare più del 10% rispetto agli altri

Aumenta l’attenzione sui consumi e sulla raccolta differenziata, ma non decollano i prodotti sostenibili per i quali si tende a non voler spendere troppo. Ecco i risultati della ricerca condotta dall’Osservatorio Mensile di Findomestic con la collaborazione di Doxa.
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Gaia Cortese 29 Novembre 2018

Metti che ti trovi al supermercato davanti allo scaffale dei detersivi per la casa: da una parte hai un prodotto cosiddetto “sostenibile”, un detergente biodegradabile, senza fosforo o derivanti, ipoallergenico e nichel tested; dall’altra parte ne hai uno "normale”, con ogni probabilità un detergente efficace, ma senza dubbio prodotto con l’utilizzo di solventi chimici, sostanze tossiche e potenzialmente dannose per la salute. Il primo costa almeno il 50% in più rispetto al secondo: quale compri?

Per quanto il prodotto sostenibile convinca la maggior parte degli acquirenti italiani, da una ricerca pubblicata dall’Osservatorio Mensile di Findomestic in collaborazione con Doxa, è emerso che, con riferimento ai prodotti sostenibili, quasi 7 italiani su 10 non vogliono spendere oltre il 10% in più rispetto a prodotti simili meno green. Solo l’1% degli acquirenti (ed è davvero poco) è disposto a spendere oltre il 20% in più.

“Sebbene il tema della sostenibilità sia sempre più al centro dell’attenzione dei consumatori – commenta Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic – il prezzo rimane il principale driver di spesa per il 64% degli intervistati e ben un cittadino su quattro dichiara di non potersi permettere spese aggiuntive per prodotti verdi ed etici”.

Nonostante ci sia un 3% degli italiani che crede che la sostenibilità sia solo una moda passeggera, e un 9% che addirittura si tratti di uno slogan utilizzato dalle aziende per vendere di più, consola che un buon 25% associ la sostenibilità a uno stile di vita sempre più diffuso e che un 51% degli italiani consideri che si tratti di un impegno concreto delle aziende per ridurre il proprio impatto sull’ambiente.

Insomma, nulla è perduto. Forse ancora si fatica a spendere per un prodotto sostenibile al supermercato, ma gli italiani si meritano un buon voto in condotta per l’attenzione ai piccoli gesti quotidiani: il 58% degli intervistati presta attenzione alla raccolta differenziata, il 42% cerca di ridurre i consumi, il 23% tiene sotto controllo i consumi del riscaldamento in inverno e dell’aria condizionata in estate, e un altro 22% prova a riparare un oggetto danneggiato piuttosto che sostituirlo con uno nuovo.

Il 17% degli intervistati poi preferisce spostarsi in modo sostenibile, scegliendo di muoversi a piedi, in bicicletta e con i mezzi pubblici (10%), oppure utilizzando servizi di auto, moto e bike sharing (4%). Quando anche i prezzi dei veicoli elettrici o ibridi caleranno (non solo quelli dei detergenti per la casa) potremo confidare nel fatto che la percentuale degli italiani che oggi credono nella sostenibilità (e quindi sceglieranno di muoversi senza inquinare), non potrà che aumentare.