I reati ambientali in Italia: una legge che sembra funzionare

La Legge n. 68 contro i reati ambientali ha permesso di puntare l’attenzione su un numero estremamente elevato di illeciti nei confronti dell’ambiente. Oggi i reati ambientali sono puniti penalmente, con la speranza che le nuove sanzioni risolvano, almeno in parte, i continui attacchi che l’ambiente è costretto a subire.
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Gaia Cortese 17 Febbraio 2019

Edilizia abusiva, abbandono improprio di rifiuti, oltraggio al paesaggio, detenzione di materiale radioattivo. Sono tutti illeciti che rientrano nella categoria dei reati ambientali, o ecoreati, che negli ultimi anni hanno danneggiato in modo allarmante il territorio. Tre anni fa è stata approvata una legge (Legge n. 68 del 22/05/2015) lungamente attesa, che ha lo scopo di contrastare gli illeciti ambientali e rafforzare la prevenzione, oltre che inasprire le sanzioni e raddoppiare i termini di prescrizione.

Lo studio Istat sui reati ambientali

Secondo quanto riportato dallo studio Istat “I reati contro ambiente e paesaggio: I dati delle procure”, negli ultimi anni, l’aumento delle normative a tutela dell’ambiente e la conseguente attenzione ai temi ambientali si sono tradotti in un maggior numero di procedimenti legali: se nel 2007 se ne registravano 4.774, nel 2014, dopo l’approvazione della legge, se ne registravano quasi il triplo, ossia 12.953. Nel 2016 sono scesi a 10.320, quasi a voler dare evidenza di una maggior attenzione a non commettere illeciti.

Anche le violazioni edilizie sono in calo: meno 55,9% tra il 2006 e il 2016, con punte di reati nelle regioni del centro-sud (Campania, Lazio, Sicilia, Puglia e Calabria). Restano alti i numeri dei reati relativi agli incendi boschivi a carico di ignoti (3.579 nel 2015), stabili nel tempo i procedimenti contro autori noti (500 nel 2015), generalmente concentrati nei dintorni di Roma, nel Sud pontino e in aree della Liguria e della Puglia.

Quali sono i reati ambientali

Sono considerati reati ambientali tutti i comportamenti i cui effetti si riversano in modo rovinoso sull'ambiente, tra questi, nella Legge n. 68 per i reati contro l'ambiente e il paesaggio, vengono considerati:

Il disastro ambientale

Il disastro ambientale si verifica quando l’equilibrio di un ecosistema è irreversibilmente compromesso e quando il ripristino della situazione precedente al danno subito, risulta particolarmente onerosa e ottenibile solo con provvedimenti eccezionali. Il disastro ambientale è aggravato se commesso in area protetta o sottoposta a vincolo, o se danneggia delle specie protette. Questo reato è punito con la reclusione da 5 a 15 anni.

L'inquinamento ambientale

Compromettere o deteriorare in modo significativo lo stato delle acque, dell’aria, del suolo e del sottosuolo; o ancora di un ecosistema, della flora, della fauna e della biodiversità, è un reato ambientale che viene punito con la reclusione da 2 a 6 anni e con una multa dai 10.000 ai 100.000 euro.

Traffico e abbandono di materiali radioattivi

Per questo reato è prevista una reclusione dai 2 ai 6 anni e una multa da 10.00 a 50.000 euro. In pratica è vietato cedere, acquistare, trasportare, importare ed esportare, detenere o abbandonare illegittimamente materiali di alta radioattività.

Impedimento del controllo ambientale

Impedire o intralciare l’attività di controllo e vigilanza ambientale è un reato, che viene punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni.

Omessa bonifica

Anche non bonificare, ripristinare o recuperare lo stato di uno specifico luogo è un illecito ambientale che viene punito con la reclusione da 1 a 4 anni e con una multa da 20.000 a 80.000 euro.

Ecomafia e abusivismo edilizio

La legge prevede un’aggravante specifica per tutti i reati commessi dalla criminalità organizzata, con lo scopo di colpire proprio l’operato delle ecomafie. Basti pensare che solo nel 2017 si è registrato un aumento del 18,6% degli illeciti ambientali rispetto all’anno precedente, sommando un totale di 30.692 reati contestati dalle Forze dell’ordine. Ciò significa che sono stati verbalizzati più di 84 reati al giorno. 3,5 ogni ora. Sono i numeri presentati da una ricerca di Legambiente sulle ecomafie, numeri che, se da una parte mostrano un paese ancora afflitto dagli ecoreati, dall’altra parlano del successo delle attività volte a contrastare gli illeciti ambientali, sostenute dalla Legge n. 68 del 2015.