
Una scelta non adeguata, che potrebbe ripercuotersi sull'ambiente, è avvenuta a Genova e riguarda i sacchi di plastica pieni di sabbia posizionati sulla spiaggia per mantenere il distanziamento sociale. Purtroppo questa decisione, presa per evitare possibili assembramenti, ha invece provocato lo spostamento dei sacchi in mare alla prima mareggiata. Sarebbe stato facile intuire che il mare mosso, evento non raro sulle coste liguri, avrebbe cambiato la posizione dei sacchi. E infatti così è stato.
Gli ambientalisti hanno segnalato sui social network i sacchetti trascinati e svuotati nelle acque del mare, diventando così un rifiuto e non avendo più il ruolo di distanziatori sociali. Il comico Luca Bizzarri, presidente della Fondazione Ducale Palazzo per la Cultura, ha rincarato la dose parlando (in dialetto) ironicamente di "un'idea geniale".
Al di là della polemica politica, la cui analisi non è importante, bisogna soffermarsi sul possibile risvolto ambientale. Un sacco di plastica, svuotato dalla sabbia, con l'arrivo della mareggiata passa da distanziatore a rifiuto in piena regola. Proprio per questo, infatti, a Genova si sta pensando di sostituirli con altri prodotti ecosostenibili.
Il sindaco di Genova, Marco Bucci, aveva parlato di una soluzione temporanea (15 giorni) per sostituirli con altri sacchi di juta. C'è da dire però che l'inquinamento è una piaga di tutto mondo e quindi sulle spiagge liguri sarebbe fondamentale, soprattutto per proteggere l'ambiente, evitare simili errori.