
L'aumento delle temperature sta comportando gravi conseguenze al pianeta che probabilmente vedrai con il passare degli anni. Intanto però c'è un dato importante che riguarda uno studio dell'University College di Londra. Secondo la ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Nature sono fortemente a rischio estinzione il 15% delle specie animali esistenti. L'inquinamento, il suolo sempre più caldo e la mancanza d'acqua sono la causa di profondi cambiamenti anche nel mondo animale.
Nei prossimi 80 anni le temperature potrebbero aumentare di altri 4 gradi causando un calo della biodiversità e quindi degli esemplari oggi presenti sulla Terra. Potrebbero quindi non esistere più le condizioni per la sopravvivenza di molte specie, ragion per cui è necessario intervenire per rimediare a questa gravissima situazione.
Nella ricerca sono stati analizzati 30.652 animali tra anfibi, pesci, rettili e uccelli, ma anche piante. Da quanto emerge dallo studio, la loro esistenza dipenderà in gran parte da come riusciranno a reagire al riscaldamento globale che in diversi casi non lascerà scampo agli animali più deboli. Per giungere a queste conclusioni sono stati analizzati i dati del clima dal 1850 al 2005.
Uno degli autori dello studio, Alex L. Pigot, ha commentato il rischio per numerose specie: "La maggior parte delle specie sarà in grado di far fronte per un po' alla nuova situazione, prima di attraversare una soglia limite di temperatura. E per quelli che pensano che al 2100 manchi ancora tanto diciamo che l'innalzamento record delle temperature potrebbe iniziare prima del 2030 negli oceani tropicali. Alle latitudini più elevate e le foreste tropicali saranno a rischio entro il 2050″.
L'unico strumento per limitare i danni è ridurre le emissioni e salvaguardare le specie fortemente a rischio estinzione. Per evitare tutto questo, Pigot non ha dubbi: "Basterebbe contenere l’innalzamento del riscaldamento entro la soglia dei 2 gradi".