Il bambù nero sta per fiorire in Giappone dopo 120 anni: perché potrebbe essere un problema per l’ambiente

Il Phyllostachys nigra, un bambù monocarpico con un intervallo di fioritura di 120 anni, fiorirà in Giappone nei prossimi anni. Ma la lenta rigenerazione che sembra caratterizzarlo sta facendo preoccupare.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Sara Polotti 29 Settembre 2023

Il bambù nero è una particolarissima varietà di bambù che non è nota solo per il colore molto scuro, ma che è caratterizzata da un lunghissimo intervallo tra le fioriture. L'ultima volta fiorì in Giappone nel 1908. Gli esperti e le esperte si aspettano che la prossima fioritura avverrà tra pochissimi anni, prima del 2030.

Ci sono però alcune preoccupazioni. Il bambù nero, infatti, una volta fiorito porta con sé implicazioni ambientali che è impossibile non considerare, dato che impatta fortemente la biodiversità del luogo in cui cresce.

Il bambù nero e la sua fioritura

La fioritura del bambù nero in Giappone è un fenomeno biologico affascinante che avviene ciclicamente. Questa specie di bambù, nota scientificamente come Phyllostachys nigra, presenta un ciclo di fioritura piuttosto lungo, che può durare fino a 120 anni.

Durante questo periodo, le canne di bambù crescono, ma raramente producono fiori e semi.

Quando la fioritura inizia, è uno spettacolo unico. Ma allo stesso tempo è rischioso per la biodiversità.

Cosa dice la scienza

"Prevediamo che il Phyllostachys nigra var. henonis, un bambù monocarpico con un intervallo di fioritura di 120 anni, fiorirà in Giappone nel decennio del 2020": lo afferma la scienza, che ha osservato gli esemplari di bambù nero negli ultimi decenni. L'ultima volta queste piante fiorirono nel 1908. Ma purtroppo non si studiò il vero impatto di questa fioritura.

"Durante l'ultima fioritura nel 1900 non è stata condotta alcuna ricerca sulla rigenerazione di questa specie di bambù, quindi il processo di rigenerazione di questa specie è ancora sconosciuto", spiegano esperti ed esperte. E, avvertono: "Poiché attualmente una vasta area del paese è coperta da popolamenti di questa specie, la morte post-fioritura di questi popolamenti e le conseguenti drammatiche modifiche nella copertura del suolo potrebbero causare gravi problemi sociali e/o ambientali".

I potenziali pericoli ambientali

Ma quali sono nello specifico questi gravi problemi sociali e ambientali? Gli scienziati hanno provato a ipotizzarli dopo aver osservato la fioritura di un bambù nero in un sito adibito proprio allo studio di questa pianta.

"In base alla nostra osservazione di tre anni, questo bambù sembra essere difficile da rigenerare". Tuttavia, si tratta di "un'idea completamente contraddetta dal fatto che questa specie persiste da lungo tempo in Giappone". Insomma: i dubbi sono diversi.

In particolare, i potenziali rischi riguardano:

  • L'impatto sulla biodiversità locale: questa pianta è una fonte importante di cibo per molte specie di animali, tra cui i panda giganti. Quando il bambù nero fiorisce e muore, può influenzare la disponibilità di cibo per queste specie, causando cambiamenti nell'ecosistema. Lo stesso vale per insetti e uccelli che nidificano nelle foreste di bambù nero, costretti a spostarsi nei periodi di rigenerazione (che non si sa quanto dureranno).
  • La rigenerazione vegetale: la fioritura del bambù nero può anche influenzare la successione vegetale nell'area in cui cresce. Dopo la fioritura, il bambù può in gran parte morire, aprendo la strada ad altre piante e a cambiamenti nella composizione delle specie vegetali. Oltre a ciò, la rigenerazione è comunque molto lenta, portando a uno stallo nel commercio di bambù (che solitamente è considerato sostenibile perché cresce molto velocemente).