Il Benin e il Mali festeggiano: il tracoma, una grave congiuntivite cronica, non è più un problema di salute pubblica

L’annuncio arriva dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, secondo cui oggi il tracoma, principale causa infettiva delle cecità a livello mondiale, resta un problema di salute pubblica ancora in 41 paesi, specialmente nelle aree più povere dell’Africa, dell’America centrale e meridionale, dell’Asia, del Pacifico occidentale e del Medio Oriente.
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Kevin Ben Alì Zinati 23 Maggio 2023
* ultima modifica il 23/05/2023

Ora sono sei in Africa, quindici in tutto il mondo. Si allunga la lista dei Paesi che sono ufficialmente riusciti a eliminare il tracoma come problema di salute pubblica: oggi ci sono anche il Benin e il Mali.

L’ha annunciato l’Organizzazione Mondiale della Sanità, sottolineando che con questa congiuntivite cronica ora endemica in 23 paesi della regione africana sotto la priorità egida “siamo un passo avanti verso l’obiettivo di eliminazione del tracoma fissato nella road map per le malattie tropicali trascurate 2021-2030.

Benin e Mali si aggiungo insomma al Ghana (giugno 2018), al Gambia (aprile 2021), al Togo (maggio 2022) e al Malawi (settembre 2022) e ad altri Paesi liberi dal tracoma a livello mondiale come la Cambogia, la Cina, l’Iran e il Laos, il Messico, il Marocco, il Myanmar, il Nepal, l’Oman, l’Arabia Saudita e il Vanuatu.

“L'OMS si congratula con le autorità sanitarie del Benin e del Mali e con la loro rete di partner globali e locali per queste pietre miliari, ha chiosato il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS.

Pietra miliare, sì, perché il tracoma è rimasto un proforma di salute pubblica per decenni. Facciamo un passo indietro. Principale causa infettiva della cecità in tutto il mondo, il tracoma è provocato dall’infezione del batterio Chlamydia trachomatis che si trasmette da persona a persona attraverso il contatto con dita contaminate o fomiti e mosche infette.

Oggi la malattia è un problema di salute pubblica in 41 paesi, con circa 125 milioni di persone che vivono in aree che richiedono interventi contro la malattia, specialmente nelle aree più povere dell’Africa (105 milioni di persone solo qui, l’84% del carico globale), dell’America centrale e meridionale, dell’Asia, del Pacifico occidentale e del Medio Oriente.

Qui la scarsa igiene, il sovraffollamento, l’inadeguato accesso ad acqua pulita o a strutture igienico-sanitarie adeguate rappresentano seri fattori di rischio.

Alla base del successo di Benin e Mali c’è la strategia SAFE. Varata nel 1993 dall’Oms, prevede un intervento chirurgico e mirato contro le complicanze tardive del tracoma, la diffusione dei farmaci antibiotici per eliminare l’infezione e il miglioramento dell’accesso all'acqua e ai servizi igienico-sanitari.

Per il Benini, il tracoma rappresenta la terza malattia tropicale trascurata eliminata (NDT) dopo la dracunculiasi (nel 2009) e la tripanosomiasi africana umana gambiense (nel 2021). È il primo invece per il Mali, che entra così tra i 47 paesi che hanno eliminato almeno un NDT a livello globale.

Fonte | Organizzazione Mondiale Della Sanità 

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