
Si chiama operazione Eraha Tapiro e questa volta non riguarda la cattura di un criminale ricercato, ma di bovini. Il presidente del Brasile Lula, in accordo con le comunità e il Ministero dei Popoli Indigeni, ha deciso che le mucche e i buoi presenti nell'area dell'Amazzonia dovranno essere trasferiti altrove. Il 17 luglio infatti il Funai, un'agenzia governativa che si occupa degli affari riguardanti gli indigeni, ha ha lanciato l'Operazione Eraha Tapiro nella Terra Indigena Ituna-Itatá (TI), situata nella media valle del fiume Xingu, nel comune di Senador José Porfírio (PA).
In lingua Assurini dello Xingu "Eraha Tapiro" significa proprio "portare il bestiame". E infatti è proprio questo l'obiettivo dell'operazione: spostare la mandria di bovini presente all'interno della Terra Indigena Ituna Itata, per liberare completamente l'area ed evitare così un ulteriore degrado ambientale dovuto all'allevamento illegale di bestiame nella regione. Secondo l'agenzia governativa l'operazione, che al momento si configura come la più grande avvenuta mai al mondo, è necessaria perché gli animali versavano in una situazione sanitaria irregolare. Attualmente infatti non esiste una regolare registrazione del bestiame nei sistemi dell'Agenzia di Difesa Agricola dello Stato del Pará (Adepará) e quindi non soggetti a regolari controlli sanitari. Il Funai quindi ha fatto sapere che tutti gli animali saranno donati a programmi sociali dello Stato.
Attualmente nella Terra Indigena Ituna-Itatá è in vigore una legge che vieta l'accesso alla zona ai non indigeni. Questo perché in precedenza l'area è stata disboscata per far spazio agli allevamenti. "Grazie alla perseveranza del lavoro tecnico di Funai e all'azione degli organi di controllo ambientale, gli invasori sono stati allontanati e ora, con la rimozione del bestiame, gli studi sulla localizzazione delle popolazioni isolate nella regione possono finalmente andare avanti.Con la Terra Indigena Ituna-Itatá libera dagli invasori, speriamo finalmente di garantire i diritti territoriali dei popoli indigeni isolati segnalati nell'interfaccia Xingu-Bacajá", ha dichiarato il coordinatore della Politica di protezione e localizzazione dei popoli indigeni isolati (Coplii/Cgiirc) del Fonai, Guilherme Martins.