Il cervello di un maiale è stato tenuto in vita lontano dal corpo per 5 ore: perché è così importante per la salute dell’uomo

Un gruppo di scienziati americani è riuscito a mettere a unto un macchinario per isolare il flusso sanguigno diretto al cervello mantenendo l’organo vivo e funzionante fuori dal corpo di un maiale posto sotto anestesia. Questa scoperta potrebbe portare non solo a una maggior conoscenza di quest’organo così misterioso ma potrebbe aiutare anche lo sviluppo di nuovi dispositivi medici per il bypass cardiopolmonare.
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Kevin Ben Alì Zinati 5 Febbraio 2024
* ultima modifica il 05/02/2024

Vivo e funzionante anche se lontano dal corpo. Anzi: per le cinque ore in cui i ricercatori l’hanno tenuto attivo, il cervello di un maiale si trovava letteralmente fuori dal suo organismo.

Nessuno prima d’ora era ricucito a isolare il flusso sanguigno diretto al cervello di un essere vivente mantenendo regolare l’attività cerebrale ed esponendolo a cambiamenti minimi o nulli.

Il merito di questa prima volta nella letteratura scientifica si deve a uno speciale macchinario messo a punto da un gruppo di ricercatori del Programma Rare Brain Disorders della University of Texas Southwestern Medical Center.

Un dispositivo descritto sulla rivista Scientific Reports che, dicono gli scienziati, potrebbe rappresentare la chiave per aprirci la strada vero una conoscenza ancora più approfondito di uno dei più grandi segreti del nostro corpo.

Ma perché questa scoperto è così importante?

Non c’è bisogno che ti dica che il cervello controlla un innumerevole quantità di meccanismi e processi che avvengono all’interno del nostro corpo e che, di fatto, ci permettono di vivere. Pensa alla frequenza cardiaca, alla respirazione o anche alla regolazione dei cicli di sonno e veglia.

Forse però non sapevi che la sua attività, a sua volta, è influenzata da altri fattori interni al nostro corpo, come le concentrazioni di zucchero nel sangue, la pressione sanguigna e l’ossigenazione.

Questa miscela bidirezionale di ingredienti finora rendeva impossibile separare il cervello dal corpo per studiare queste influenze e di fatto avere un acceso più libero e diretto ai segreti di quest’organo.

I ricercatori americani hanno però provato un approccio innovativo e mettendo a un dispositivo nuovo e pensato ad hoc, sono effettivamente riusciti a reindirizzare l’afflusso di sangue al cervello utilizzando una pompa capace di mantenere o regolare una serie di variabili, tra cui pressione sanguigna, volume, temperatura, ossigenazione e sostanze nutritive.

Ponendo un maiale sotto anestesia, i ricercatori in sostanza hanno sostituito in maniera artificiale l’afflusso di sangue e nutrienti al cervello dell’animale attraverso una pompa esterna e hanno scoperto che l’attività cerebrale e altre misurazioni avevano cambiamenti minimi in un periodo di cinque ore.

La scoperta, come detto, apre diversi scenari. Sì, perché con un dispositivo capace di mantenere in vita il cervello in maniera del tutto indipendente dal resto dell'organismo, i ricercatori sperano di poter studiare quest’organo senza interferenze.

Ma non solo, perché un simile approccio potrebbe rappresentare la base anche per lo sviluppo di nuovi dispositivi medici per il bypass cardiopolmonare: quelle delicatissime procedure capaci di replicare alcune funzioni del cuore e dei polmoni e che vengono utilizzate nel caso di interventi chirurgici a cuore fermo.

Fonte | "Maintenance of pig brain function under extracorporeal pulsatile circulatory control (EPCC)" pubblicato il il 25 agosto 2023 sulla rivista Scientific Reports

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