
La comune lotta per ridurre l'utilizzo della plastica ha un nuovo alleato: il cinema. E non stiamo parlando semplicemente della cannuccia della bibita che bevi in sala mentre guardi il film, ma di tutta l'industria cinematografica italiana. Ieri mattina infatti è stato ufficialmente presentato alla Casa del Cinema, a Roma, il progetto "Humans save the sea", ideato da Gianni Chimenti e Paola Deiana con il contributo di Alberto Luca Recchi, sviluppato in collaborazione con l’associazione ambientalista Marevivo; progetto che gode inoltre del sostegno di Mymovies ed Escape Land e del patrocinio del Ministero dell’Ambiente, della Fondazione Cinema per Roma, dell’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema), dell’ANEM (Associazione Nazionale Esercenti Multiplex), dell’ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali), dell’Ente David di Donatello e dell’Agiscuola. Di che cosa si tratta? Semplice, aderendo a questa iniziativa il mondo del cinema italiano si assume l'impegno di eliminare l'uso delle plastiche in tutta la propria filiera industriale, dalla produzione fino alla distribuzione.
La rivoluzione è già partita alla Festa del Cinema di Roma, che si sta svolgendo proprio in questi giorni presso l'Auditorium Parco della Musica. Con un'altra iniziativa, "Go plastic free", sostenuta da Marevivo in collaborazione con la società di filtrazione dell'acqua potabile AQuachiara, si punta proprio a ridurre il più possibile l'utilizzo delle bottiglie di plastica. Come? Installando erogatori d'acqua filtrata e regalando borracce a coloro che si sono accreditati per l'evento (gli spettatori invece potranno acquistarle nel book store dell'auditorium). Con questo progetto si stima che potranno essere risparmiate circa 100 mila bottiglie di plastica durante i giorni della Festa del Cinema.
“Oggi è necessaria una rivoluzione ambientale e culturale gentile – ha affermato il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa che è intervenuto durante la conferenza stampa di presentazione del progetto – per cambiare i nostri sistemi di produzione e consumo e contribuire attivamente alla difesa del pianeta e delle sue preziose risorse, come il mare. Il progetto ‘Humans Save the Sea’ va in questa direzione, utilizzando un mezzo d’impatto come il cinema e coinvolgendo le giovani generazioni, il nostro futuro e la nostra speranza. Il governo sta già facendo la sua parte, con la legge ‘Salvamare’, per esempio, in discussione alla Camera: un provvedimento con il quale si ripulirà il mare dalla plastica con alleati eccezionali come i pescatori. Ma occorre l’apporto di tutti. Perché le grandi battaglie si vincono insieme”.