
Probabilmente solo l'idea di mangiare un gatto ti fa accapponare la pelle e ti fa anche indignare. Eppure, devi sapere che in un Paese come il Vietnam dallo scorso gennaio è legale consumare carne di gatto. Da quando è stato dato il via libera, il consumo di carne di gatto è in costante aumento e si arrivati a stimare un consumo di oltre un milione di gatti all'anno. È quanto emerge da un nuovo rapporto pubblicato da due organizzazioni internazionali che si battono per il benessere degli animali, Four Paws e Change For Animals Foundation.
Il problema messo in evidenza dagli animalisti è che, al di là dell'allevamento, si sta diffondendo non solo la pratica di prelevare gatti randagi, ma stanno diventando una piaga i furti di gatti domestici che poi vengono rivenduti sottobanco. Si finisce così per alimentare un vero e proprio business, reso florido dal fatto che la richiesta di carne di gatto è, per l'appunto, molto alta nel Paese asiatico.
"Oltre ai randagi, dai grossisti abbiamo trovato molti gatti con ancora il collare: un chiaro segno della loro provenienza domestica", afferma la veterinaria Katherine Polak di Four Paws. "Durante la nostra indagine abbiamo incontrato molti proprietari di animali domestici alla disperata ricerca dei loro gatti rubati. Le autorità di solito chiudono un occhio su questo perché spesso sono coinvolti nel commercio di carne di gatto, o traggono profitto da tangenti o sono loro stessi dei consumatori".
Alcuni ristoranti acquistano gli animali direttamente dai ladri di gatti e li macellano nei loro locali, ma la maggior parte opera con i grossisti. Gli animali vengono uccisi crudelmente, spesso senza alcun rispetto delle norme igieniche; alcuni muoiono a seguito delle ferite riportate nella fase di cattura o durante il trasporto.
L'attuale pandemia ci ha ricordato come il commercio e il consumo di carne di animali selvatici faccia crescere significativamente il rischio di comparsa di zoonosi, ovvero di nuove malattie infettive provenienti dal mondo animale e trasmissibili all'uomo. Lo stesso vale per gli animali domestici, a maggior ragione quando non vengono prese le dovute misure igieniche (a prescindere ovviamente dalle perplessità di tipo etico). L'augurio è che in Vietnam si ponga fine a questo massacro, anche solo per una questione di sicurezza pubblica.