Il discorso di Luciana Littizzetto a Che Tempo che fa sull’inquinamento. Ai sindaci: “Fatevi odiare, ma restituiteci un’aria pulita”

Il 25 febbraio la comica Luciana Littizzetto ha fatto un monologo sull’inquinamento dell’aria di Milano e del nord Italia. Ecco cosa ha detto.
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Francesco Castagna 26 Febbraio 2024

Dell'inquinamento in Pianura Padana se ne parla da decenni, i suoi abitanti infatti sono abituati a questi dati che sono tutt'altro che "shock". Lo ha iniziato così il suo monologo Luciana Littizzetto, nella puntata di Che Tempo Che Fa il 25 febbraio, dove ha voluto parlare dell'inquinamento dell'aria e dei suoi effetti sulla salute. La comica torinese ha cercato di raccontare all'Italia intera ciò che sente ogni giorno un cittadino che vive in Pianura Padana, specialmente a Milano.

L'aria puzza, gratta la gola, "per respirare un po' di aria pulita bisogna accendersi una sigaretta", dice ironicamente. Parlare dell'inquinamento dell'aria non è mai facile perché qualsiasi cosa dici equivale ad addossare le responsabilità a qualcuno, ma la Littizzetto ne ha per tutti. Il suo appello suona più come un invito ai sindaci del nord Italia a prendersi più cura degli ambienti in cui viviamo, esortandoli a non abbassare la guardia quando si tratta di salute pubblica.

"Ho scritto una lettera al sindaco Sala e a tutti gli altri amministratori della Pianura Padana". E con il suo "Caro sindaco Sala..", comincia a spiegare cosa si prova a vivere con un'aria irrespirabile e invita tutti i sindaci a fare delle scelte impopolari, perché tanto i cittadini saranno sempre insoddisfatti delle decisioni prese.

"Fatevi odiare, fate tutto ciò che è in vostro potere, tanto state tranquilli che non vi rivoteranno", dice la Littizzetto, con riferimenti ad alcune misure che i sindaci potrebbero prendere: spegnere le luci dei negozi durante le ore notturne, aumentare i mezzi pubblici, pedonalizzare più aree possibili in città, riforestare, fare più ciclabili. E ancora "Parlate con le aziende e fate di tutto per rimettere lo smart working, anzi, obbligateci a lavorare in casa con questa modalità". Un appello che sembra quasi disperato, ma che trasmette tutta l'insofferenza di una persona che ancor prima di essere comica è una cittadina che vorrebbe passare le sue giornate respirando un'aria sana e pulita.

"Se farete tutto ciò che vi ho detto, probabilmente i cittadini non vi rivoteranno, ma almeno ci avrete restituito un'aria pulita", conclude la Littizzetto, tra gli applausi del pubblico.