Il governo australiano vuole uccidere 4mila cavalli selvatici per “proteggere” l’ecosistema

I cavalli selvatici in Australia, precisamente nel Kosciuszko National Park, sono oltre 19mila unità nel 2019. Per il Governo, però, è tempo di ucciderli per evitare che saccheggino altri luoghi del Parco Nazionale.
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Alessandro Artuso 2 Marzo 2020

Il Governo in Australia ha riservato un triste destino a circa 4mila cavalli selvatici: il numero di esemplari presenti nel Kosciuszko National Park sarà ridotto nel Nuovo Galles del Sud con l’obiettivo di "proteggere l’ecosistema". La notizia è stata annunciata dal ministro dell’Ambiente Matt Kean. Secondo quanto riportato sul Canberra Times  molti di loro verranno macellati e la loro carne messa in vendita.

Numerosi animalisti stanno raccogliendo delle firme per fermare questa tragedia. Attualmente le stime della popolazione di Kosciuszko parlano di un aumento di 6mila esemplari dal 2014, con oltre 19mila animali nel 2019.

I cavalli selvatici in Australia

I cavalli che vivono allo strato brado, scappati anche dagli incendi in Australia degli scorsi mesi, si sono riuniti in grosse mandrie danneggiando alcune aree protette. Si tratta nella maggior parte dei casi di esemplari nati da cavalli scappati, abbandonati o persi da tempo. 

Il National Parks and Wildlife Service ha tracciato tre zone del parco a rischio devastazione da parte dei cavalli selvatici per un totale di 57mila ettari: le pianure di Nungar, Cooleman e parte di Boggy e Kiandra. A peggiorare la situazione anche la scarsità di acqua e cibo dopo i mesi di incendi che hanno letteralmente devastato l’Australia.