Il gruppo Prada dice finalmente addio alla pelle di canguro

Una scelta di sostenibilità e rispetto per gli animali quella del Prada group, che ha annunciato ufficialmente in una nota la propria intenzione di dire ufficialmente addio alla pelle di canguro nei suoi prodotti.
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Sara Del Dot 31 Agosto 2020

Era diverso tempo ormai che la Lav, la Lega Anti Vivisezione, segnalava la strage silenziosa dei canguri in Australia finalizzata all’utilizzo della loro pelle per realizzare articoli di abbigliamento e pelletteria. Ora, però, anche le grandi aziende stanno iniziando ad assumersi le proprie responsabilità. È il caso del gruppo di moda Prada che comprende, oltre all’omonimo marchio, anche Miu Miu, Church’s e Car Shoe. Appena qualche settimana fa, infatti, il fashion group ha annunciato in una nota ufficiale l’addio definitivo all’acquisto di pelli di canguro, dopo un anno che effettivamente non ne utilizzava.

Una decisione che si declina nell’adesione alla campagna #salvacanguri promossa proprio da Lav, che contava già tra i suoi accoliti Diadora e Versace. L’associazione infatti chiedeva ormai dal 2019 di rinunciare a questo materiale, il cui recupero provoca ogni anno una vera e propria strage di esemplari in tutta l’Australia (si parla di circa 44milioni di esemplari uccisi dal 2000 al 2018). Strage di cui l’Italia si è resa uno dei primi finanziatori, dal momento che rappresenta il primo paese europeo per importazione e acquisto di questo materiale.

L’annuncio del gruppo Prada si inserisce in un percorso di sostenibilità e cruelty free già intrapreso dall’azienda, che ha aderito al programma internazionale “fur free retailer” a partire dalle collezioni Donna Primavera/Estate 2020.