Limulus polyphemus

Il limulo salva vite umane grazie al suo sangue unico, ma come possiamo proteggerlo?

Il granchio atlantico a ferro di cavallo vive in acque poco profonde, su fondali sabbiosi o fangosi. Il suo sangue contiene emocianina, proteina ricca di rame, che lo rende particolarmente appetibile per l’industria farmaceutica.
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Roberto Russo 19 Giugno 2023

Avere il sangue blu per noi umani vuol dire vantare nobili origini. Per gli animali non umani, invece, è una condanna. È il caso del Limulus polyphemus, noto semplicemente come limulo o, in inglese, Atlantic horseshoe crab, cioè “granchio atlantico a ferro di cavallo”.

Si tratta di un artropode che è presente in natura da oltre 400 milioni di anni e, per sua sfortuna, ha il sangue blu che lo rende molto appetibile all'industria farmaceutica. Il sangue del Limulo, infatti, è l'unica fonte naturale conosciuta di lisato di amebociti, agente coagulante usato per rilevare pericolose endotossine in una varietà di prodotti medici.

Il sangue blu del limulo

L'aspetto forse più caratteristico del sangue del granchio atlantico a ferro di cavallo a prima vista è la sua tonalità blu, prodotta da una proteina chiamata emocianina, variante dell'emoglobina presente nei mammiferi che, a differenza dell'emoglobina, ha due atomi di rame al posto del ferro. Pertanto, quando il rame si lega all'ossigeno, emette una tonalità blu. Tuttavia, non è questo il motivo per cui il sangue del granchio atlantico a ferro di cavallo è di notevole valore per l'industria farmaceutica.

Quando il corpo entra in contatto con agenti infettivi o particelle estranee, il sistema immunitario cerca di combatterli, sulla base di meccanismi molto precisi e attraverso l'azione di cellule specializzate note come leucociti (globuli bianchi). Negli invertebrati, questa azione è svolta da cellule chiamate amebociti, che i limuli hanno sviluppato a un tale grado di raffinatezza da avere un enorme valore medico. Quando il sangue del granchio atlantico a ferro di cavallo interagisce con le endotossine, che possono essere prodotte da molti tipi di batteri, gli amebociti coagulano e formano una massa solida, in un processo che dura 45 minuti e non due giorni come negli equivalenti mammiferi.

Grazie a questo processo, il loro sangue può essere utilizzato per rilevare contaminanti batterici letali che potrebbero essere presenti in farmaci destinati a entrare nel flusso sanguigno umano, nonché per testare attrezzature mediche e vaccini prima dell'uso, senza i quali molte più persone morirebbero per infezioni.

Come si estrae il sangue del granchio atlantico a ferro di cavallo

I limuli vengono pescati tramite reti oppure raccolti sulle spiagge, quindi sono trasportati in impianti che prelevano il loro sangue. Come? Si infila in ogni animale un lungo ago che giunge al cuore e si inizia a estrarne il sangue: ovviamente gli esemplari sono vivi, perché altrimenti il cuore non pompa sangue. I granchi atlantici a ferro di cavallo vengono, di fatti, depredati della metà del loro sangue e poi rimessi in mare o venduti come esche. A quanto sembra nel 2021 solo sulla costa orientale degli Stati Uniti è stato estratto il sangue da oltre 700mila limuli.

Eppure le alternative a queste torture esistono, tanto che in Europa già dall'estate del 2020 sono in uso metodi diversi per evitare di infierire sui limuli e, in generale, sugli ecosistemi marini. Negli USA, invece, sembra che da quest'orecchio siano sordi e continuano a estrarre il sangue blu dal granchio atlantico a ferro di cavallo mettendone a repentaglio l'esistenza.