
Serve un cambiamento per non tornare a quella normale normalità che ci ha portato ad avere bisogno di un cambiamento. Il gioco di parole riassume il senso del manifesto creato dalla Lega Anti Vivisezione e diffuso oggi, quando tutti quanti stiamo lentamente riprendendo in mano le nostre vite, dopo essere rimasti a lungo in ostaggio del virus. Secondo la Lav, il responsabile dell’emergenza Coronavirus è l’uomo, con lo sfruttamento degli animali, “i pipistrelli catturati e uccisi per finire sul banco di un mercato”.
Il destino dell’essere umano e delle “sue” pandemie è strettamente legato al mondo degli animali che, si legge nel manifesto, “sono sempre più braccati e commerciati per i più diversi motivi, dalla cucina agli spettacoli, dai laboratori alla prigionia nelle case”: la deforestazione selvaggia avrebbe ridotto i loro spazi facilitando così il contatto tra noi e i virus come Sars-Cov-2. E siccome, scrive la Lav, il principale pericolo che rischiamo di portarci dietro da questa emergenza è quello di considerare il Coronavirus come un episodio isolato, serve dunque agire subito e in fretta per non tornare a come eravamo prima.
Il manifesto della Lega Anti Vivisezione si costituisce di sei punti programmatici. Sei pilastri su cui dovremo cominciare fin da subito a ripensare le nostre vite per garantire a noi, al nostro Pianeta e agli animali con cui lo condividiamo un futuro migliore. Come fare? Ecco che cosa suggerisce la Lav: