
Era stata chiesta a gran voce da tutte le associazioni animaliste, adesso dovremo aspettare un altro anno prima che la legge che vieta gli animali nei circhi diventi effettiva. Il governo Meloni ha deciso di prendersi 15 mesi in più per presentare la legge attuativa, eppure la LAV (Lega Anti vivisezione Onlus) segnala che il testo è pronto da tempo.
Attualmente sono circa duemila gli animali utilizzati nei circhi, in quasi cento tendoni. L'attuazione delle Leggi sullo spettacolo dal vivo e quindi anche lo stop all'uso degli animali nei circhi doveva arrivare in Consiglio dei Ministri, ma così non è stato.
Il Senato infatti ha approvato la conversione del Disegno di Legge "Milleproroghe", su proposta delle Commissioni riunite. Con la votazione Palazzo Madama ha deciso di approvare lo slittamento dal 18 maggio prossimo al 18 agosto 2024. Un arco di tempo in cui il Ministro Sangiuliano dovrà presentare al Consiglio dei Ministri il Decreto Legislativo attuativo della Legge delega sullo spettacolo 106 del 2022, con i tempi e i modi per il "superamento dell'uso degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti".
Abbiamo sentito Gianluca Felicetti, presidente LAV, per capire il perché di questa decisione e quali saranno i prossimi scenari.
Felicetti, perché secondo lei il Ministro Sangiuliano ha deciso di rinviare questo testo?
Noi abbiamo preso atto con amarezza che il Ministro ha chiesto e ottenuto questa proroga di ben 15 mesi per la sua presentazione in CdM dello schema di decreto legislativo che avrebbe dovuto attuare tutta la legge delega sullo spettacolo, compreso il principio del superamento dell'uso degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti come contenuto appunto nella legge delega. Termine che è stato allungato di 15 mesi dal 18 maggio prossimo al 18 agosto 2024.
D'altra parte però, il dato positivo è che il ministro -che si è insediato qualche mese fa e che tra le eredità del precedente governo e della precedente legislatura si è trovato anche questa legge delega- è evidente che non intende far spirare il termine entro il quale il ministro della Cultura deve andare in CdM, come invece hanno fatto i suoi predecessori: Bonisoli nel Conte 1 e Franceschini nel Conte 2. Tanto che Franceschini ha fatto una legge delega nel governo Draghi, che è quella che scade il 18 maggio.
Quello che noi segnaliamo è che, essendoci già due legge delega, comunque il ministro potrebbe presentare lo schema di attuazione del decreto legislativo per l'attuazione del principio di legge a cui tutti dobbiamo riferirci. Questo atto di proroga si presta a una doppia interpretazione, il dato positivo è che il ministro non vuole far cadere i termini della legge delega.
Il testo è condiviso?
Il principio legislativo è stato votato da tutto il Parlamento, nel momento della votazione non ci dovrebbero essere problemi.
Nella prima legge delega (Bonisoli) stiamo ancora parlando di tre legislature fa la legge era passata con la stragrande maggioranza, nella seconda legge delega (Franceschini) Fratelli d'Italia ha votato contro, ma forse più per un voto di opposizione che per difformità di vedute del testo. Noi riteniamo che lo stop degli animali nei circhi e negli spettacoli viaggianti sia un atto voluto dalla maggior parte del popolo italiano.
Una volta in vigore, quale sarà la destinazione degli animali nei circhi?
Queste informazioni saranno presenti nel decreto legislativo. Noi ci aspettiamo che venga fatta una riconversione degli spettacoli con animali. Gli animali sono di proprietà dei circhi, perciò nessuna legge può toglierglieli. Noi riteniamo che vi siano degli aiuti pubblici al fine di favorire la riconversione delle parti degli spettacoli con animali, e che agli animali venga riconosciuta la libertà di scelta migliore. Noi ci batteremo per questo, affinché nessun animale finisca da un circo italiano a uno straniero o a uno zoo.
Uno dei punti in sospeso del testo Bonisoli era la differenza tra i parchi acquatici e gli zoo. Ci sono aggiornamenti in merito?
No purtroppo, perché questo per noi è un "non problema". Gli acquari, i circhi d'acqua e i delfinari non sono equiparati ai circhi equestri. I primi rispondono al ministero dell'Ambiente nella parte dei "giardini zoologici".
Questo stallo cosa comporterà?
Sulla carta il termine è fino a Agosto 2024, , noi auspichiamo il prima possibile, ma fino ad allora continuerà a esserci l'attuale legislazione. Detto ciò, dal momento della presentazione dello schema legislativo passerà altro tempo per la riconversione. Dall'altra parte comunque stiamo già vedendo come i circhi stiano perdendo sempre più pubblico, perché ormai le persone sono più sensibili a questi temi. Non usufruiranno di luoghi centrali di esibizione. Circa 2mila animali continueranno a essere addestrati, una cosa che per noi non solo è inaccettabile ma è anche anacronistica.