Il mondo si ferma per il Coronavirus, la natura respira: l’inquinamento crolla del 50%

Se ci accorgiamo solo oggi dei cervi che attraversano le nostre strade, di delfini, squali e balene che nuotano spensierati, di intere famiglie di anatroccoli che passeggiano indisturbate, forse è proprio vero che la pandemia ci sta insegnando che il primo nemico del nostro pianeta siamo noi esseri umani.
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Video Storie 21 Aprile 2020

Nel giorno del 50% anniversario della Giornata Mondiale della Terra, che le Nazioni Unite celebrano ogni anno il 22 aprile dal 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali del pianeta, l'umanità intera sta affrontando la sfida più difficile dopo la 2^guerra mondiale: combattere un virus sconosciuto e la crisi economica che deriverà da settimane di lockdown. Eppure chi sta giovando di queste misure restrittive è proprio la natura che può respirare dopo la chiusura della maggior parte delle attività produttive industriali non di prima necessità. Il satellite Copernicus Sentinel-5P dell'ESA, che dallo Spazio mappa l'inquinamento dell'aria attorno al globo terrestre, ha rilevato che tra il 13 marzo e il 13 aprile 2020 l’emissione di biossido d’azoto si è ridotta del 45% rispetto al 2019. Il biossido d’azoto è uno dei principali responsabili dell’inquinamento dell’aria che, generato dagli scarichi di auto, centrali elettriche e strutture industriali, causa 400.000 morti premature in Europa all’anno. Più del doppio di quanti ne abbia fatti il Coronavirus (165.000) nel mondo intero. Una fotografia così bella del pianeta dallo Spazio non si vedeva da circa 30 anni, quanto è passato dall’ultima volta che dall’India era possibile scorgere a occhio nudo l’Himalaya. Un mese di lockdown in Cina, il paese più inquinante al mondo, ha ricordato ai cittadini di che colore è fatto il cielo, impedendo l’emissione di circa 250 milioni di tonnellate di inquinamento da carbonio: “È la prima volta che si vede un calo così netto su un'area così ampia e per un evento specifico” – ha dichiarato Per Fei Liu, un ricercatore della NASA.  Ma se è impossibile immaginare la Terra senza l’uomo, è possibile credere in un mondo in cui il rispetto sia alla base della convivenza tra tutte le specie che popolano il pianeta, e che l'amore sia l'unica legge per abitare in un mondo migliore per tutti.