Il nuovo segreto per aiutare le persone con il Parkinson a migliorare i problemi nella camminata? Un’App per lo smartphone

I ricercatori dell’University of New South Wales di Sidney in Australia e dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna quando hanno sviluppato un’app per lo smartphone che aiuta le persone con morbo di Parkinson a migliorare la propria capacità di muovere passi in autonomia.
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Kevin Ben Alì Zinati 7 Giugno 2024
* ultima modifica il 07/06/2024

Ce l’abbiamo sempre in tasca, allora rendiamolo ancora più indispensabile per la nostra salute.

Devono aver pensato più o meno così i ricercatori dell’University of New South Wales di Sidney in Australia e dell’IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna quando hanno sviluppato Walking Tall.

Quando, cioè, hanno messo a punto un’app da smartphone per aiutare le persone con morbo di Parkinson a migliorare la propria capacità di muovere passi in autonomia e quindi di camminare nonostante la malattia.

Di natura neurodegenerativa con un’evoluzione lenta ma progressiva, il Parkinson come sai oltre al suo sintomi più riconoscibile, ovvero il tremore, si accompagna con altri disturbi come rigidità muscolare, in particolare a livello degli arti, bradicinesia (il rallentamento dei movimenti) e problemi di equilibrio.

Tutte condizioni che portano una persona colpita dal Parkinson a camminare con estreme difficoltà, con il busto inclinato in avanti e sviluppando quindi problemi di postura e incorrendo sempre più facilmente in cadute e incidenti.

Così un gruppo di scienziati ha pensato di sviluppare un’app gratuita, originariamente disponibile nella sola lingua inglese e ora adattata anche con l’italiano, per fornire ai pazienti una sorta di re-allenamento al cammino.

Attraverso un metronomo con tre distinte velocità, le persone possono quindi personalizzare il tempo e il ritmo di allenamento della propria camminata, tenendosi così in costante esercizio. Un recente studio clinico, infatti, ha dimostrato che chi utilizzava questa nuova tecnologia è stato in grado di camminare per un tempo quasi tre volte superiore a chi utilizzava gli strumenti tradizionali.

L’altro grosso vantaggio di Walking Tall, frutto dell’ascolto diretto dei bisogni di persone con malattia di Parkinson, è che che propone un esercizio della durata di pochi minuti al giorno che, tuttavia, possono fare la differenza.

Fonte | IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna

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