Il Piemonte vuole approvare la caccia a 15 nuove specie animali oggi protette: Legambiente lancia l’allarme

Legambiente chiede di proteggere le 15 specie animali rinviando la discussione visto che ora c’è un’emergenza sanitaria da risolvere.
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Alessandro Artuso 31 Marzo 2020

Il divieto di caccia dovrebbe essere una conquista importante per chi ama la natura e tiene alla salute delle specie maggiormente a rischio. In questo caso, però, Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta vogliono contrastare l'apertura della caccia a 15 nuove specie attualmente protette. Con questo provvedimento si dà il via libera anche alla caccia notturna al cinghiale e al ridimensionamento dei capi di abbigliamento ad alta visibilità, oltre che a cacciare animali a serio rischio.

La protesta

Sulla questione si è espresso il presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta, Giorgio Prino, assolutamente contrario alla norma. "In un momento di emergenza sanitaria non è ragionevole procedere a tutto sprone su norme complesse come quelle contenute nel DDL in questione. In questo momento storico è pericoloso prevedere maggiore mobilità venatoria (specie, tempi e spazi)".

La richiesta di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta è quella di eliminare gli articoli dal DDL 83/2020 dal nome "Disposizioni collegate alla legge di stabilità regionale 2020" che regola la caccia rinviando la discussione al termine dell'emergenza sanitaria da Coronavirus.

Le 15 specie a rischio

Sono in totale quindici le specie che rischiano con l'apertura della caccia. Ecco l'elenco:

  • Allodola
  • Canapiglia
  • Codone
  • Combattente
  • Fischione
  • Folaga
  • Frullino
  • Lepre variabile
  • Marzaiola
  • Merlo
  • Mestolone
  • Moriglione
  • Pavoncella
  • Pernice bianca
  • Porciglione