Il Pinguino Imperatore, una specie sempre più minacciata

L’aumento delle temperature, la diminuizione delle risorse alimentari, la pesca industriale mettono a dura prova, anno dopo anno, la sopravvivenza del pinguino imperatore. Non ancora a rischio di estinzione, il pinguino è considerata comunque una specie minacciata.
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Gaia Cortese 19 Dicembre 2018

Non ancora ufficialmente a rischio di estinzione, il Pinguino Imperatore è comunque considerato prossimo alla minaccia dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (Iucn). Della stessa opinione la Woods Hole Oceanographic Institution che ne ha richiesto la protezione da parte dell'Endangered Species Act, il documento del governo degli Stati Uniti che garantisce la salvaguardia di oltre duemila specie animali e del loro habitat. Insomma, non si può dire che il Pinguino Imperatore se la passi proprio bene.

Perchè a rischio di estinzione?

Il rischio è che oltre un terzo degli attuali Pinguini Imperatore sul pianeta possa scomparire in un futuro abbastanza prossimo. L'aumento delle temperature e la conseguente diminuizione delle risorse alimentari, la pesca industriale su pesci e crostacei che sono il principale sostentamento del pinguino, da diversi decenni mettono a dura prova la sopravvivenza di questa specie.
Non solo. Anche il processo riproduttivo di questo animale non è semplice. La femmina depone un solo uovo per volta e lo lascia non appena deposto, alle cure del maschio. La femmina, infatti, deve procacciarsi cibo nell'oceano (pesci, crostacei, krill) che porterà nel proprio ventre fino a rigurgitarlo una volta schiuso l'uovo per nutrire il piccolo appena nato. La femmina può rimanere lontano dall'uovo per lungo tempo, anche due mesi, e in questo periodo il maschio non si allontana mai dall'uovo, non mangia e si adatta come può, ai cambiamenti atmosferici del territorio.

Dove vederlo

Il Pinguino Imperatore vive in Antartide. Purtroppo anche il turismo organizzato, per vedere da vicino i pinguini, è una delle ragioni per cui questi animali sono a rischio estinzione: è accertato, infatti, e comprensibile, che la presenza dell'uomo disturbi la riproduzione di questa specie.
In Cile fortunatamente esiste un luogo che li protegge. Qui infatti si può visitare il Parco Pinguino Rey, dove le regole del turismo responsabile sono applicate e rispettate sotto tutti i punti di vista.
In questo parco non solo si studia l'adattamento del Pinguino Imperatore al territorio, garantendone la conservazione e la protezione, ma si punta a preservare il patrimonio naturale della Terra del Fuoco, la ricchezza della flora e della fauna di questa parte del mondo. Le visite sono a numero chiuso nel rispetto delle specie animali che vivono nel parco e una percentuale del costo dei biglietti finanzia progetti di ricerca all'interno del parco stesso. Sul sito ufficiale è possibile anche fare una donazione volontaria on line.

Come aiutarlo

Per sostenere il Pinguino si è attivato anche il WWF con la Campagna "Adotta un pinguino". L'obiettivo è quello di salvare dall'estinzione questo esemplare animale, di conservare e proteggere il suo habitat e soprattutto di non vedere più immagini sconcertanti come quelle riportate dal video che segue, dove una piccola colonia di pinguini si trova costretta a cercare dove nidificare su un isola di rifiuti e plastica in mezzo all'Oceano Pacifico. Il video è stato lanciato in una data particolare, il primo aprile: si tratta infatti di un video montaggio realizzato come provocazione proprio per far crescere l’attenzione rispetto all’inquinamento da plastica e sui rischi che corre l’habitat dei pinguini. La speranza è di non vedere mai niente di simile nella realtà.