Il Polo Nord sta perdendo i ghiacci e c’è chi ne approfitta per fare turismo (per ricchi)

A bordo di una nave rompighiaccio per raggiungere i luoghi più remoti del mondo grazie anche al cambiamento climatico? Se sei ricco puoi farlo. Con tutte le implicazioni etiche del caso.
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Sara Del Dot 12 Settembre 2021

Ormai da qualche anno infatti è possibile salire a bordo del rompighiaccio russo a propulsione nucleare 50 Let Pobedy, tradotto “50 anni di vittorie”, una delle imbarcazioni usate per aprire il sentiero tra i ghiacci alle navi commerciali e creare una rotta di navigazione artica tra Asia ed Europa. A causa del riscaldamento globale, infatti, il rompighiaccio ha iniziato ad accogliere a bordo turisti a mo’ di crociera, che trasporta da Murmansk fino a uno dei luoghi più remoti della Terra, il suo estremo settentrionale per essere precisi, consentendo di vedere le meraviglie del Polo e anche, da lontano, qualche orso polare.

Il viaggio non è certo per tutti. I costi si aggirano tra i 30mila e i 40mila dollari a persona, a fronte di pochissimi posti disponibili e con diversi comfort.

Inoltre l’esperienza è possibile soltanto d’estate, quando il ghiaccio è più sottile e quindi è possibile muovere l’imbarcazione, dotata di punta “a cucchiaio”, senza il rischio che venga bloccata da grosse masse ghiacciate.

La domanda, naturalmente, sorge spontanea: è davvero necessario? La risposta è scontata, tuttavia tutto ciò è possibile anche per il fatto che le temperature sempre più calde della zona ne stanno cambiando la conformazione.

Oggi infatti secondo il National Weather Monitoring Agency il ghiaccio artico risulta sette volte più sottile rispetto al 1980 e la Russia si sta scaldando a ritmi più rapidi rispetto al resto del mondo.

L’anno scorso, inoltre, un team di scienziati aveva segnalato, dopo uno studio effettuato su 4 modelli climatici, che entro il 2050 l’estate del Polo Nord resterà priva di ghiacci e soltanto se le emissioni si ridurranno questa sparizione estiva sarà occasionale e non perenne.

Lo stesso capitano Dmitry Lobusov, che per 13 anni ha comandato la 50 Let Pobedy, ricorda in un’intervista del Moscow Times che un tempo il ghiaccio era molto più spesso e ce n’era molto di più di perenne. Oggi il ghiaccio è più sottile e l’atmosfera è carica di umidità.

Il suo futuro è incerto. Intanto, però, per un minimo di 30mila dollari è possibile darle un ultimo saluto. E magari chiedere scusa..