Il primo ascensore a levitazione magnetica è italiano e green, l’ingegnere Parrotta: “Dimezzerà i consumi di energia elettrica”

L’ha ideato e sviluppato l’azienda veneta IronLev. Si tratta del primo ascensore al mondo che utilizza la tecnologia della levitazione magnetica: in pratica i pattini della capsula scorrono sui binari grazie ai campi magnetici generati all’interno. Il sistema, già attivo e commercializzabile, permette di ridurre l’attrito e quindi l’energia necessaria per il trasporto di persone da un piano all’altro.
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Kevin Ben Alì Zinati 5 Giugno 2020

Il primo viaggio “italiano” nel futuro sarà in verticale, dal primo fino al quinto, decimo, quindicesimo piano e ritorno. Ma a contare non sarà tanto il dove o il quando arriverai, piuttosto il come funzionerà il viaggio. L’azienda italiana IronLev, infatti, ha sognato, progettato e realizzato il primo ascensore in grado di trasportare persone da un piano all’altro di un edificio senza l’utilizzo di cavi o corrente, ma sfruttando la levitazione magnetica. Una tecnologia rivoluzionaria e futuristica con cui l’azienda di Spresiano, in provincia di Treviso, si era già fatta notare qualche anno fa quando la presentò a Elon Musk nell’ambito del progetto Hyperloop per lo sviluppo di sistemi di trasporto ad alta velocità. Un sistema di acciaio e campi magnetici, dunque, che oltre ad essere ipersicuro è pure green dal momento che permette di abbattere totalmente l’utilizzo e quindi il consumo e la dissipazione di energia elettrica. “E questo è solo il primo passo” ci ha raccontato Lorenzo Parrotta, ingegnere tra i fondatori di Ironlev. Un primo passo verso un futuro tecnologicamente nuovo e sostenibile.

I treni

Ironlev ha cominciato a correre verso il futuro fin dalla sua nascita, nel 2017. Tutto grazie a Elon Musk, il miliardario sudafricano che con le sue idee ha rivoluzionato il mondo tecnologico: dalle macchine a guida autonoma di Tesla al nuovo razzo Falcon9 che, giusto sabato 30 maggio 2020, ha riportato dopo 11 anni due astronauti americani nello spazio. Musk fu il sostenitore di Hyperloop: un progetto per lo sviluppo di un sistema di trasporto ad altissime velocità attraverso cui persone e merci avrebbero potuto muoversi con capsule sparate all'interno di tubi a bassa pressione con la compressione dell’aria o, appunto, con la levitazione magnetica.

Elon Musk è il papà di PayPal, Tesla e SpaceX, il programma spaziale che il 30 maggio 2020 ha riportato gli americani nello spazio

“Dopo la prima fase di ricerca pura abbiamo presentato un dimostratore, un prototipo in scala ridotta della nostra tecnologia – spiega l’ingegnere Lorenzo Parrotta –  Poi lo abbiamo creato in dimensioni reali e lo abbiamo mostrato ad inizio 2018: il nostro sistema aveva una capacità di carico di 7 tonnellate ed era in grado di viaggiare adagiandosi su un tratto di binari ferroviari tradizionali”. Accanto alla tecnologia in sé, su cui anche diverse aziende internazionali stavano già lavorando, la peculiarità dell’idea italiana stava proprio qui, nella capacità di adattamento a un sistema già esistente.

“La nostra tecnologia si può appoggiare a una struttura che è già in funzione, come i classici binari del treno che si vedono oggi. Altre tecnologie, invece, prevedono la costruzione e l’impianto di binari dedicati. Questo approccio ha l’enorme vantaggio di abbassare notevolmente i costi. Hyperloop raccoglie e processa idee nei tempi che servono a un progetto aperto e internazionale, nel frattempo IronLev ha cominciato ad indagare gli altri ambiti in cui la propria tecnologia, brevettata e certificata, avrebbe potuto trovare la consacrazione. E da qui è arrivata l’idea.

Da orizzontale a verticale

Il punto di partenza è stata una domanda semplice la cui risposta, invece, è tutt’altro che banale. Perché se il treno è uno dei mezzi di spostamento più diffusi per il trasporto di grandi masse di persone, il mezzo di trasporto generico più utilizzato è invece l’ascensore. “Tantissime persone lo utilizzano tutti i giorni, per più volte al giorno, in tutto il mondo”. Eureka si dice, no? I tecnici e gli ingegneri di IronLev hanno così cominciato a lavorare sul primo ascensore a levitazione magnetica e pochi giorni fa lo hanno inaugurato nella loro sede, in provincia di Treviso.

L’ascensore a levitazione magnetica inaugurato nella sede dell’azienda veneta. Fonte: IronLev

La tecnologia italiana

Come funziona la levitazione magnetica? Ci sono diverse tecnologie e approcci, dai treni Maglev già attivi in Cina, che utilizzano un sistema di elettromagneti e sospensioni elettromagnetiche attrattive, a quelli invece che utilizzano magneti superconduttori e sospensioni elettrodinamiche. IronLev, invece, ha sviluppato una tecnologia che si basa sull’unione “tra un pattino e dei magneti permanenti. Il pattino si accoppia ad un binario di acciaio e la sua architettura geometrica unita al campo magnetico generato dai magneti crea la forza di levitazione che consente di sospendere il carico ci ha spiegato Parrotta. Un’intuizione che permette di risparmiare costi importanti perché “i materiali sono standard e molto reperibili in commercio e perché il sistema può essere applicato su binari in acciaio che sono già presenti”.

Il meccanismo di funzionamento dell’ascensore. Fonte:IronLev

Ma il segreto vero sta nell’attrito. Ridurlo significa meno usura dei componenti, una manutenzione meno onerosa e soprattutto, un vantaggio decisivo in termini ambientali. Diminuire la forza d’attrito, infatti, vuol dire ridurre la “resistenza” del pattino che, per correre sulla rotaia, ha così bisogno di meno forza, cioè meno corrente. In questo modo il sistema non consuma energia per lavorare: “sostituendo le nostre guide a levitazione ai pattini tradizionali, riduciamo l’energia che il motore dovrebbe spendere per vincere l’attrito”. E con sistemi di accumulo dell’energia in eccesso all’interno di batterie, ha continuato Parrotta, la si può addirittura riutilizzare. Niente energia dissipata ma nemmeno campi magnetici esterni, che “resterebbero confinati nel sistema pattino-rotaia e non verrebbero dispersi nell’ambiente”.

Tra presente e futuro

Il primo ascensore a levitazione magnetica è tutto italiano ed è già attivo nella sede di IronLev, dalle parti di Treviso, ma nel giro di poco potresti trovarne uno anche nel tuo ospedale, nel tuo ufficio o nel tuo condominio. “L’Italia è pronta, diverse aziende ci hanno già contatto per approfondire il discorso. La nostra macchina ha tutti i sistemi di sicurezza di una macchina tradizionale, non è un componente che pregiudica la sicurezza di un sistema ma aggiunge solo dei vantaggi”. Mentre Hyperloop procede, un nuovo progetto di mezzi di trasporto orizzontali resta comunque ancora vivo nelle menti degli ingegneri della IronLev. “Il nostro obiettivo – ha concluso Lorenzo Parrotta – è portare la nostra tecnologia sui mezzi di trasporto, magari prima su quelli a corto raggio come i moover che si vedono negli aeroporti, per poi arrivare su quelli a lunga distanza. Il sogno continua.