Lo scopo è ridurre, nel giro di tre anni, almeno dell’85 per cento la quantità di contenitori per bevande che vengono gettati come rifiuti. Succede nel Regno Unito dove, venerdì scorso la ministra britannica dell’ambiente, Rebecca Pow, ha annunciato la decisione di adottare in Galles, in Inghilterra e nell'Irlanda del nord, un sistema di deposito cauzionale per le bottiglie di plastica e le lattine.
Purtroppo non accadrà prima del 2025 e il riciclo del vetro sarà incluso solo nel Galles, ma meglio di niente considerato che di questa iniziativa si parlava già tredici anni fa, quando la prima proposta fu avanzata dall'allora Primo ministro David Cameron.
Il sistema di deposito funziona in maniera molto semplice. Il consumatore acquista una bevanda e paga una cauzione per il contenitore che viene aggiunta al prezzo di prodotto; la cauzione viene viene restituita al consumatore nel momento in cui restituisce il contenitore di plastica o alluminio nel luogo di acquisto.
A quanto ammonterà la cauzione? L’importo esatto sarà determinato da un’organizzazione di gestione dei depositi (DMO) che probabilmente sarà composta da un consorzio di rivenditori, produttori e industria e che sarà istituita solo il prossimo anno.
A fare da apripista all'iniziativa è stata la Scozia, notoriamente conosciuta per il coraggio e il tempismo con cui abbraccia certe iniziative: qui, il sistema di restituzione dei vuoti con cauzione o DRS (Deposit Return System) ha già avuto inizio a luglio del 2022.
Con l’adozione del sistema di deposito il governo scozzese ha dichiarato di volere incrementare i tassi di raccolta e riciclo degli imballaggi, di ridurre la dispersione dei rifiuti da imballaggio nell’ambiente e di ridurre le emissioni di CO2 della filiera per raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica al 2045.