Il regrowing, la tecnica per coltivare in casa carote, porri e radicchi partendo dai loro scarti

Si tratta di un metodo che permette di rigenerare piante a partire da scarti alimentari o resti vegetali, contribuendo a ridurre lo spreco di risorse e ad incentivare un approccio sostenibile verso l’ambiente.
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Sara Polotti 30 Luglio 2023

Bello da vedere, etico da fare: il regrowing non è solo una delle tante mode dell'epoca di Internet, ma è un modo casalingo di praticare la sostenibilità. Divertendosi. Sai di che si tratta?

Analizza la parola regrowing: è formata da "re" e "growing", che significa "crescere". Ricrescere, insomma. Anzi: fare ricrescere.

Il regrowing permette infatti di ottenere dei nuovi ortaggi partendo dai loro scarti, facendoli ricrescere come per magia. Ma magia non è: ecco come funziona il regrowing e come farlo in cucina (senza l'orto!).

Cos'è il regrowing

Il regrowing è un processo che sfrutta la capacità di alcune piante di ricrescere e svilupparsi a partire dagli scarti del vegetale, come ad esempio le radici, i gambi o le foglie. Questo fenomeno è possibile grazie alla presenza di cellule meristematiche, le quali hanno la capacità di differenziarsi in vari tipi di tessuti, permettendo così la crescita di nuovi germogli.

Il meristema, infatti, è un tessuto vegetale formato da cellule in grado di mantenere la capacità di dividersi per mitosi, originando nuove cellule.

Di fatto, sfruttare questa caratteristica vegetale per il regrowing è considerabile una pratica sostenibile (oltre che soddisfacente). Utilizzando gli scarti alimentari per rigenerare piante, si contribuisce infatti a ridurre lo spreco di risorse e a promuovere un approccio più sostenibile verso il cibo. È inoltre economico e può aiutare a risparmiare denaro (quello destinato all'acquisto di nuove piantine o semi). Infine, il regrowing è una tecnica accessibile a tutti e tutte, anche a chi non ha un pollice verde. Con poche nozioni base, è possibile infatti rigenerare diverse piante.

Quali piante ricrescono da sole?

Molte piante possono essere rigenerate utilizzando la tecnica del regrowing. Tra le più comuni troviamo:

  • lattuga
  • radicchio
  • sedano
  • cipolla
  • erbe aromatiche
  • cipollotto
  • carote
  • topinambur

Come fare il regrowing

Il processo di regrowing è semplice e richiede pochi materiali:

  1. Scegli l'ortaggio tra quelli che hai a disposizione.
  2. Prima di consumarlo, taglialo a dovere senza rovinare la parte che intendi fare rigenerare, lasciando una piccola porzione di radice o gambo attaccata. Esegui un taglio pulito e preciso.
  3. A seconda della pianta che stai rigenerando, puoi optare per due metodi principali. Se si tratta di un vegetale che cresce bene in acqua, come la lattuga o il sedano, metti la parte tagliata in un recipiente con poca acqua, in modo che le radici possano immergersi. Se invece si tratta di una pianta che ha bisogno di terreno, come il basilico o le erbe aromatiche, metti il taglio in un vaso con terra umida.
  4. Ogni pianta ha esigenze diverse, ma in generale assicurati di mantenere l'ambiente adatto per la rigenerazione. Cambia l'acqua regolarmente, se necessario, e assicurati che il terreno rimanga umido. Evita l'esposizione diretta al sole nelle prime fasi di sviluppo.

La rigenerazione richiederà del tempo, quindi abbi pazienza. Monitora costantemente la pianta: noterai i primi segni di crescita nel corso delle settimane.