
La lavastoviglie è un elettrodomestico diventato ormai fondamentale in cucina. Nel corso degli ultimi anni la sua popolarità è cresciuta al punto tale da diventare il principale alleato nelle pulizie domestiche. Permette infatti di lavare accuratamente quasi ogni tipo di stoviglia, sopratutto dopo pasti che hanno previsto lunghe preparazioni e quindi un grosso uso di piatti, pentole, mestoli e attrezzi vari.
Come ogni elettrodomestico che abbiamo in casa, soprattutto nel caso in cui vengano utilizzati così spesso, come per la lavastoviglie, appunto, è necessaria una manutenzione adeguata e frequente. Nel caso specifico, infatti, la lavastoviglie può sviluppare cattivi odori e accumulare sporco: una situazione che può avere ripercussioni anche sulla qualità del lavaggio stesso.
Per rimediare senza spendere una fortuna e soprattutto in modo più ecologico, puoi usare un "trucco" semplice e veloce: ti basterà solo una tazza.
Non ci credi? Vediamo come fare.
I cattivi odori in lavastoviglie si formano principalmente a causa dell'accumulo di residui di cibo, grasso e sapone nelle parti interne, come il filtro, gli ugelli degli spruzzatori e le guarnizioni. Questi residui diventano terreno fertile per batteri e muffe, che rilasciano odori sgradevoli ogni volta che si chiude la lavastoviglie.
Anche l’umidità costante all’interno dell’apparecchio contribuisce a creare un ambiente ideale per la proliferazione di microrganismi.
Usare la lavastoviglie con regolarità, pulire il filtro settimanalmente e farla asciugare con lo sportello aperto dopo il lavaggio aiuta a prevenire questi odori, mantenendola sempre fresca e pronta all’uso.
Se vuoi ottimizzare al massimo l'utilizzo della lavastoviglie, puoi approfittare di un normale lavaggio per pulirla in modo efficace. Vediamo come fare con il metodo della tazza.