
Forse hai già ricevuto anche tu, o potresti riceverlo a breve, un messaggio di allarme in cui vieni avvisato di una grave emergenza in arrivo. Ma non c'è nulla di cui preoccuparti: si tratta infatti del primo messaggio test di "IT-alert", il programma di allarme pubblico lanciato dal Servizio Nazionale della protezione civile per avvisare in caso di emergenza, anche climatica.
Dallo scorso 28 giugno i cellulari di milioni di italiani hanno suonato all'arrivo di un messaggio di allarme. Il messaggino specifica che si tratta di un un test per valutare l'effettivo funzionamento di "IT-alert", presto attivo in tutto il Paese.
Lo scopo di questo sistema di allarme sarà quello di avvisare tutte le persone presenti in una determinata area geografica della presenza di un'emergenza o disastro, naturali o meno, come un maremoto, il collasso di una grande diga o rischio alluvione.
La sperimentazione è partita in Toscana, il 28 giugno, seguita poi dalla Sardegna dal 30 giugno, la Sicilia dal 5 luglio, e infine Calabria ed Emilia-Romagna, il 7 e il 10 luglio. Entro la fine del 2023 verranno effettuati i test nelle altre Regioni e nelle Province Autonome di Bolzano e Trento.
IT-alert nasce per recepire la direttiva europea 2018/1972 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2018, che ha istituito il codice europeo delle comunicazioni elettroniche e introdotto il sistema di allarme pubblico.
In Italia alla direttiva europea è seguito il decreto-legge del 18 aprile 2019 n.32, volto a garantire –come si legge sul sito della Protezione civile – la tutela della vita umana tramite servizi mobili di comunicazione rivolti agli utenti interessati da gravi emergenze, catastrofi imminenti o in corso, scopo che è stato realizzato con il servizio IT-Alert.
Quando sarà operativo, sarà impiegato per le seguenti tipologie di rischio nel campo della protezione civile, previste al momento dalla direttiva del 7 febbraio 2023:
Anche se dovessi trovarti in aree poco coperte da segnale, potresti comunque ricevere i messaggi di allerta perché questi viaggiano attraverso il cell-broadcast, una modalità di comunicazione unidirezionale e generalizzata di brevi messaggi di testo, che si basa su un servizio di messaggistica uno-a-molti.
Grazie a questa tecnologica i messaggi IT-alert possono essere inviati all’interno di un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, capaci di delimitare un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall'emergenza.
Il cell-broadcast funziona anche in casi di campo limitato o in casi di saturazione della banda telefonica.
Non riceveresti il messaggio di allerta solo in caso di cellulare spento o se ti trovi in un'area completamente priva di campo, ma anche se il cellulare è silenzioso potresti non accorgerti del messaggio